Caricabatterie universale, firma anche Apple

Anche Apple ha deciso di aderire al progetto per realizzare un sistema di ricarica universale per telefoni cellulari basato sullo standard Micro-USB. L'iniziativa ha ricevuto il plauso della Commissione Europea, che lascerà ai produttori piena autonomia
Anche Apple ha deciso di aderire al progetto per realizzare un sistema di ricarica universale per telefoni cellulari basato sullo standard Micro-USB. L'iniziativa ha ricevuto il plauso della Commissione Europea, che lascerà ai produttori piena autonomia

Un sistema comune per la carica delle batterie dei telefoni cellulari sarà presto realtà in Europa e della partita farà parte anche Apple. Lanciato lo scorso febbraio durante il Mobile World Congress di Barcellona, il progetto per il caricabatterie universale ha subito una sensibile accelerazione, tanto da ricevere il plauso della Commissione Europea, molto interessata ai vantaggi economici e per l’ambiente dovuti all’utilizzo di un sistema di ricarica unico e compatibile con la maggior parte dei telefoni cellulari in commercio.

«Sono compiaciuto per il fatto che l’industria abbia raggiunto un accordo che semplificherà parecchio la vita dei consumatori. Questi potranno caricare i loro telefoni cellulari ovunque usando il caricatore comune. Ciò comporta inoltre una riduzione notevole di rifiuti elettronici poiché i consumatori non dovranno più gettare via i vecchi caricatori quando acquistano nuovi telefoni. Sono inoltre estremamente compiaciuto per il fatto che questa soluzione sia stata trovata sulla base dell’autoregolamentazione. Di conseguenza la Commissione non ritiene necessario introdurre uno strumento legislativo nel merito» ha dichiarato Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione, confermando l’intenzione di non introdurre nuove norme per regolamentare la produzione del nuovo sistema universale di ricarica alla luce dell’accordo raggiunto tra i principali produttori del settore.

Il piano iniziale, annunciato lo scorso febbraio, prevedeva di entrare nella fase operativa intorno al 2012, ma appare ormai evidente come numerosi produttori saranno in grado di distribuire i primi dispositivi dotati del sistema di ricarica universale già a partire dal prossimo anno. I nuovi caricabatterie universali sfrutteranno lo standard Micro-USB, ormai ampiamente affermato e collaudato, consentendo un sensibile risparmio di energia per ogni ciclo di ricarica e la possibilità di utilizzare un medesimo dispositivo per più telefoni cellulari, riducendo così l’impatto sull’ambiente dei caricabatterie.

Ai promotori iniziali dell’iniziativa lanciata lo scorso inverno, tra i quali figurano LG, Motorola, NEC, Nokia, RIM, Samsung, Qualcomm, Texas Instruments, NEC e Sony Ericsson, si è da poco anche aggiunta Apple, che in un primo momento aveva preferito non siglare l’accordo per la produzione di un sistema unico di ricarica. La mancata adesione era dovuta alla presenza del “dock connector”, standard realizzato da Apple e compatibile con i suoi iPod e iPhone tale da consentire la ricarica tramite un cavo USB dotato dell’apposito connettore. La decisione di aderire all’iniziativa europea porterà ora la società di Cupertino a elaborare probabilmente un nuovo adattatore per rendere compatibile il suo connettore con lo standard Micro-USB adottato dai produttori di cellulare per il sistema di ricarica universale. L’introduzione di un ulteriore cavetto dovrebbe consentire ad Apple di rispettare le linee guida concordate tra gli altri protagonisti del comparto mobile, scongiurando l’eventualità di dover creare una versione ad hoc degli iPod e degli iPhone per il mercato europeo.

Al protocollo d’intesa raggiunto autonomamente dai produttori di telefoni cellulari, la Commissione Europea affiancherà alcune disposizioni per rendere sicuro l’utilizzo dei nuovo telefonini ed ovviare ai possibili problemi legati alle interferenze radio date dai nuovi dispositivi. Salvo cambiamenti di programma, i primi telefoni cellulari dotati di caricatore intercompatibile Micro-USB dovrebbero arrivare sul mercato europeo a partire dal prossimo 2010, con la speranza di coinvolgere rapidamente anche altre realtà oltre i confini del vecchio continente.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti