FCC a Apple: perchè respingere Google Voice?

La Federal Communications Commission ha scritto tre lettere: una ad Apple, una a Google ed una a AT&T. Le lettere intendono approfondire i motivi che stanno dietro il diniego di Apple all'applicazione Google Voice: quali interessi motivano la scelta?
La Federal Communications Commission ha scritto tre lettere: una ad Apple, una a Google ed una a AT&T. Le lettere intendono approfondire i motivi che stanno dietro il diniego di Apple all'applicazione Google Voice: quali interessi motivano la scelta?

Tre lettere (pdf), una ammonizione: la Federal Communications Commission (FCC) ha contattato Apple, AT&T e Google per capire cosa ci sia esattamente dietro il diniego da parte di Cupertino dell’applicazione Google Voice. La mossa è infatti sembrata quantomeno dubbia, tale da sollevare il sospetto per cui la mancata accettazione possa essere una semplice difesa dei rapporti che regolano la partnership tra Apple ed il carrier esclusivo AT&T.

Tre lettere, una ammonizione. Apple da parte sua dovrà spiegare alla FCC i motivi esatti per cui l’applicazione Google Voice è stata respinta. Al momento, infatti, le motivazioni ufficiali sono relative ad una non meglio precisata sovrapposizione delle funzioni del telefono, rendendo insomma ridondante l’applicazione e quindi non meritevole di accettazione nell’App Store. AT&T è indicata come possibile mandante del diniego di Apple, e la FCC intende infatti approfondire questa possibilità. Google è la parte lesa, e la lettera giunge a Mountain View in cerca di chiarimenti, al fine di approfondire le motivazioni di chi esce sconfitto dalla proposta dell’applicazione.

Google Voice è un servizio che Google propone per migliorare l’esperienza telefonica da parte degli utenti. Oltre a gestire in modo significativamente differente numeri e contatti, tariffe vantaggiose mettono l’utente nelle condizioni di fruire dell’applicazione invece che dei servizi canonici di fonia, creando pertanto un corto circuito tra gli interessi di Google Voice e quelli di AT&T. Apple, in questo contesto, si fa tramite ed arbitro trovandosi in posizione evidentemente interessata.

Tre lettere, ed una risposta è già arrivata. AT&T si è tagliata fuori dalla contesa negando ogni addebito: il carrier non avrebbe alcuna responsabilità relativamente all’approvazione delle applicazioni. Il dubbio però rimane: che ruolo può avere, anche se indirettamente, il rapporto tra Apple e chi fornisce la connettività che dà vita all’iPhone? La neutralità dell’accesso è garantita? Google confida di essere al lavoro per proporre una nuova versione di Google Voice ed ora le pressioni della FCC potrebbero rendere vane ulteriori resistenze da parte di Apple.

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