Internet mobile europeo al 39% entro il 2014

Nel 2008 il 13% dei consumatori europei usava Internet in mobilità. Nel 2009 la percentuale è salita al 18% ed entro il 2014 ci si attende che possa arrivare al 39%. I dati sono frutto di una proiezione Forrester. Forti le differenze tra gli stati membri
Nel 2008 il 13% dei consumatori europei usava Internet in mobilità. Nel 2009 la percentuale è salita al 18% ed entro il 2014 ci si attende che possa arrivare al 39%. I dati sono frutto di una proiezione Forrester. Forti le differenze tra gli stati membri

Oltre un terzo dei consumatori dell’Europa occidentale userà Internet in mobilità entro il 2014. Piccoli passi progressivi porteranno pertanto gran parte dell’utenza ad usare i propri siti e servizi preferiti direttamente con un dispositivo portatile, con gli smartphone elementi prediletti per questo tipo di accesso. Tale proiezione è il risultato di una ricerca pubblicata da Forrester Research.

Secondo le analisi Forrester il mobile non è stato intaccato dai tagli alle spese che il rallentamento economico ha imposto ai consumatori. La “mentalità internet” ha dunque permeato nel mobile trovando una nuova forma espressiva: i dati indicano ad oggi una percentuale di utilizzatori pari al 18%, dunque entro il 2014 è previsto un sostanziale raddoppio dell’utenza con un consolidamento progressivo della massa critica ormai raggiunta. A fine 2008 la percentuale si assestava al 13%, il che ben configura, al netto della crisi economica che grava sul comparto, la forza esplosiva della marcia innestata.

Spiega PMI.it: «Nei prossimi dieci anni, secondo Forrester, l’Internet mobile replicherà il successo di quello su rete fissa. Questo, man mano che social network, widget, motori di ricerca e siti web saranno adattati per la visualizzazione su terminale mobile». La concorrenza tra i gruppi dovrebbe innestare economie di scala migliori e nuove opportunità in grado di apportare valore aggiunto al mobile come scelta d’accesso. Così facendo l’utenza sarà sempre più incoraggiata a far uso di servizi, contenuti ed applicazioni: non è un caso se gruppi quali Samsung e Nokia stanno investendo pesantemente per recuperare rapidamente il terreno perduto rispetto alla leadership Apple.

Forrester, però, consiglia a chi intende investire nel settore di porre attenzione alle forti diversità esistenti tra i singoli stati membri: l’UE viene analizzata nella sua complessità, ma al proprio interno ha realtà molto differenti che si approcciano al mobile con cifre e modalità da analizzare nella propria specificità. L’Italia, ad esempio, è tra i paesi più avanzati nel mobile e tra i meno illuminati in quanto a feeling con la rete: il mix tra le due dinamiche porta ad un quadro complesso la cui esatta interpretazione può permette di fruire di uno dei mercati più promettenti dell’intera UE.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti