L'influenza A blocca lo sviluppo della banda larga italiana

Proprio in questi giorni abbiamo riportato la notizia di una nuova ricerca sulla diffusione della banda larga italiana, constatando per l’ennesima volta come l’Italia sia piuttosto indietro rispetto agli altri Stati Europei e quanto ancora ci sia da fare per eliminare il problema del digital divide.

Come sappiamo e come avevamo raccontato un po’ di tempo fa, il Governo aveva preparato un piano di sviluppo (il così detto piano Romani) per la banda larga nostrana, mettendo sul piatto ben 1,5 miliardi di euro. Scopo quello di garantire minimo 2Mbit ad utente e l’eliminazione definitiva del digital divide entro il 2012.

Arrivano purtroppo brutte notizie su questo fronte. Il presidente di Telecom Italia, ha dichiarato che i fondi promessi non sono arrivati, neanche un euro…

Come mai? I fondi in prima battuta stanziati per la banda larga sono stati totalmente dirottati per comprare i vaccini per l’influenza A.

Ovviamente vista la delicatezza del tema dell’influenza A non possiamo certo affermare che lo storno dei fondi sia stato sbagliato, tuttavia rimane il fatto che per l’ennesima volta lo sviluppo della banda larga italiana viene stoppato.

C’è da ricordare che abbiamo l’urgente obbligo di recuperare il terreno che ci vede quasi ultimi in Europa nel settore delle nuove tecnologie.

L’investimento nel broad band inoltre non è certamente a “fondo perduto”. La crescita di questo settore porterebbe molti nuovi posti di lavoro e migliorerebbe la nostra economia…

Riusciremo quindi a trovare nuovi fondi?

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