Chrome 4 beta, velocità e sincronizzazione

Google ha rilasciato Chrome 4 beta, la nuova versione pubblica del browser di casa. La release promette un miglioramento delle performance pari al 30% rispetto alla versione precedente e l'introduzione della sincronizzazione remota dei bookmark
Google ha rilasciato Chrome 4 beta, la nuova versione pubblica del browser di casa. La release promette un miglioramento delle performance pari al 30% rispetto alla versione precedente e l'introduzione della sincronizzazione remota dei bookmark

Google ha annunciato e rilasciato la prima beta pubblica di Chrome 4 (download), la nuova versione del browser che Mountain View candida a diventare cuore pulsante di tutte le attività da compiersi online tramite terminale. Quel che doveva essere Chrome OS, infatti, altro non è se non una visione in prospettiva di quel che Chrome andrà a proporre in futuro, trasformando il browsing in un vero e proprio snodo per ogni attività che la Rete è in grado di proporre in qualità di servizio online.

Chrome 4.0.223.16 (disponibile per Windows Vista e Windows XP) propone agli utenti due caratteristiche in particolare. Innanzitutto Google indica un forte ed ulteriore miglioramento delle performance. Inoltre viene introdotta la sincronizzazione, elemento ad oggi ancora in fasce ma in prospettiva esteso ad ulteriori aspetti dell’esperienza d’uso del browser.

Ancora una volta è la velocità il tema principale cavalcato da Google. Con Chrome 4 beta, infatti, il gruppo promette performance migliorate del 30% (misurate con Mozilla Dromeao DOM Core Tests) rispetto all’ultima versione stabile disponibile (Chrome 3) e di oltre il 400% rispetto alla prima release. Trattasi in ogni caso di una versione beta, il cui uso è pertanto consigliato anzitutto a sviluppatori e utenza avanzata interessata a testare le qualità dell’ultima release disponibile.

Test sulle performance di Chrome 4 beta

Test sulle performance di Chrome 4 beta

Seconda caratteristica peculiare di Chrome 4 è nella possibilità di sincronizzare il browser, permettendone l’uso su più terminali ereditando medesimi bookmark. Quel che oggi è una piccola commodity, un domani potrà divenire però una vera e propria colonna portante di un browser che, facendo pesantemente leva sull’interazione con la Rete, può portare sul desktop un software in grado di adattarsi completamente all’utente consegnandone una esperienza di navigazione simile su qualsiasi terminale, qualsiasi schermo e qualsiasi condizione di lavoro. Non solo bookmark, quindi, ma in prospettiva anche dettagli di login, cronistoria, configurazioni grafiche, eccetera.

«Come molti di voi, ho due computer: uno a casa, e un laptop al lavoro». La realtà su cui intende lavorare Chrome 4 è esattamente questa: due diverse location, medesima esperienza. E tutto ciò semplicemente tramite login con Google Account ed autorizzazione alla sincronizzazione con i dati presenti su server remoto dedicato.

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