Sempre più Bing, sempre meno Yahoo

Anche gli ultimi dati di Ottobre per il mercato dei motori di ricerca negli USA conferma il trend in atto: Bing cresce, Google resiste, Yahoo cede terreno. Nel frattempo l'accordo Microhoo sarebbe alle battute finali, pronto a sfidare l'antitrust
Anche gli ultimi dati di Ottobre per il mercato dei motori di ricerca negli USA conferma il trend in atto: Bing cresce, Google resiste, Yahoo cede terreno. Nel frattempo l'accordo Microhoo sarebbe alle battute finali, pronto a sfidare l'antitrust

I dati Comscore del mese di Ottobre per il mercato dei motori di ricerca indicano la prosecuzione del trend identificato nei mesi antecedenti: Bing guadagna terreno, Google non molla, Yahoo perde colpi. In termini assoluti i rapporti di forza tra le parti non cambiano, ma negli Stati Uniti (ove Bing è presente nella sua versione ufficiale) i meccanismi sembrano indicare una nuova inerzia nelle fluttuazioni mensili.

Bing è oggi al 9.9% del mercato, in aumento dello 0.5% rispetto al 9.4% del mese precedente. Se in Settembre Google raccoglieva il 65.4% delle query, in Ottobre ne ha raccolte invece il 64.9%. L’unica caduta è quella di Yahoo: da 18.8% a 18%, -0.8% complessivo in un mese soltanto (peraltro il mese nel quale è partita la campagna promozionale Y!ou). Stabile invece Ask a quota 3.9%. Le ricerche sono aumentate complessivamente del 3%, ma mentre quelle su Google sono cresciute del 4%, quelle su Bing sono lievitate dell’8% e quelle su Yahoo sono cadute nella misura di 1 ogni 100.

Agli effetti, insomma, ad uscire sconfitto dalle rilevazioni di Ottobre è soltanto Yahoo. Sunnyvale, però, potrebbe essere pronta ormai al rilancio: la partnership siglata con Microsoft e mai definita, infatti, dovrebbe essere prossima ad un punto di svolta. Dopo vari rinvii la cui causa era stata addebitata da entrambe le parti all’estrema difficoltà di puntualizzare ogni singolo dettaglio di un accordo tanto complesso, a quanto pare la firma conclusiva dovrebbe essere depositata ormai entro breve.

Per Microsoft e Yahoo si aprirà in seguito una parentesi ancor più complessa, poiché l’idea Microhoo dovrà anzitutto essere approvata dalle autorità internazionali. Negli Stati Uniti il problema potrebbe essere minore che non in Europa (ove Microhoo potrebbe presto sbarcare: oltre all’avventura nel Regno Unito, infatti, l’accordo potrebbe essere esteso anche al resto del Vecchio Continente), ove l’antitrust ha dimostrato di avere particolarmente a cuore il settore e l’egemonia statunitense sullo stesso. Anche oltre oceano, comunque, un parere ultimo sulla regolarità della stretta di mano tra Steve Ballmer e Carol Bartz non è ancora stato formulato.

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