Come ci si stressa online: una ricerca Redshift avverte chi fa enterprise 2.0

Sul sito di Computer Associates, azienda nel cui slogan è dichiarata l’intenzione di “trasformare l’IT management”, è stata pubblicata una ricerca commissionata a Redshift Research e diffusa col titolo “2009 CA Web Stress Index”.

La ricerca è divisa in due parti: la prima riguarda i “lavoratori della conoscenza” (knowledge workers), la seconda gli utenti comuni. Dai dati raccolti, emerge tra l’altro che il 71% degli abituali utilizzatori di social network hanno incontrato problemi di performance nel caricamento delle pagine. In generale, quando ci sono problemi del genere, il 34% dichiara di uscire dal sito dopo 10 secondi, mentre il 65% aspetta fino a 20 secondi.

La ricerca è stata condotta in Europa, coinvolgendo Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. Su alcune voci si rilevano differenze significative tra i diversi Paesi. Complessivamente, la socializzazione viene al terzo posto (81%) tra gli utilizzi di Internet, dopo le ricerche (95%) e lo shopping (83%). È particolarmente in quest’ultimo ambito, nei siti di e-commerce, che lo stress del consumatore prodotto dalla lentezza della connessione o l’errore di un’applicazione si traduce in una perdita d’affari.

Tra l’altro, la ricerca specifica che, nel 39% dei casi, al fallimento di un’applicazione l’utente proietta un’immagine negativa sui proprietari del sito (sul marchio); solo nel 38% dei casi si attribuisce la colpa al servizio di hosting e, soprattutto, soltanto l’11% se la prende con la qualità della propria connessione.

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