MySpace alle corde? Il bivio tra l'entertainment e il "posto per amici"

Un articolo di Julia Angwin sul Wall Strett Journal online, datato al 13 luglio scorso, fa il punto sulle dichiarazioni del Chief Executive di News Corp, Rupert Murdoch, secondo il quale MySpace necessita di un riposizionamento come portale orientato all’entertainment, dove la gente si trova alla ricerca di “comuni interessi”.

Il riposizionamento sarebbe conseguenza dell’avanzata inarrestabile di Facebook. Il Wall Street Journal riporta dati eloquenti: nel maggio dell’anno scorso, MySpace contava negli Stati Uniti 70,2 milioni di visitatori unici, il 5% in meno rispetto all’anno precedente; Facebook, al contrario, era salito da 35,6 a 70,3 milioni.

Si può dire di più: il riposizionamento, che dovrebbe avvenire fin dai prossimi mesi, segue a un ridimensionamento annunciato: ci saranno tagli del 30% sullo staff U.S.A, che raggiungeranno il 66% sul piano internazionale.

Acutamente, l’autrice dell’articolo ricorda che nelle ultime settimane, prima ovviamente dell’articolo, MySpace ha rimosso la classica tagline “a place for friends” e il “.com”, che ancora si possono vedere digitando in un motore di ricerca per immagini “myspace logo”: sul sito ufficiale, questi elementi sono scomparsi. Tornano, a dire il vero, qua e là, ma non nel logo della Home.

Da “luogo per amici”, il social network diventerà dunque un “luogo per l’entertainment” a base di musica e video: vedremo come. Forse si punterà, come suggerisce l’articolo del Wall Street Journal, sull’offerta di spazio a giovani artisti o bands in cerca di fan. Questa può essere una delle strategie: ma per ora nessuno si pronuncia ufficialmente sui piani effettivi, anche perché, forse, è il primo grande “riposizionamento” di un social network così imponente nello spazio del Web 2.0.

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