Brunetta punta sulla Posta Elettronica Certificata

Il ministro Renato Brunetta sembra deciso a portare o, almeno, a provare di portare, diverse innovazioni nel rapporto tra i cittadini e l’amministrazione pubblica o i vari ordini professionali, come nel caso di cui vi parliamo.

Per questo motivo, dopo aver parlato di voler garantire la banda larga a tutti, eccolo adesso impegnato nel progetto di portare la cosiddetta PEC, ovvero la Posta Elettronica Certificata, a ben 5 milioni di italiani.

L’obiettivo è quello di arrivare a tale soglia entro il prossimo anno, possibilmente entro la metà del 2010. Per farlo, è stato compiuto, il 30 novembre scorso, il primo passo consistente nella legge che, a partire da quella data, obbiga tutti i professionisti a dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata.

Un obbligo che era già in vigore per tutti coloro che si iscrivevano al registro delle imprese, ma che, adesso, è effettivo anche per quanti sono già iscritti. Ad aderire pare siano stati in parecchi, almeno così sembra in base alla soddisfazione espressa dal ministro, il quale, proprio sulla scia dei primi segnali favorevoli alla novità, ha dichiarato come non è impossibile arrivare forse, già da fine anno, a garantire un copertura di circa l’80 o 90% di professionisti che fanno uso di simili caselle di posta.

Il vantaggio per i cittadini in effetti sarebbe notevole, poiché l’uso della posta elettronica certificata significherà che lo scambio di documenti per via elettronica avrà carattere ufficiale, ovvero, spedire un’email certificata sarà considerata un’azione equivalente alla spedizione di una raccomandata con ricevuta di ritorno, andando ad agevolare notevolmente i tempi della burocrazia ed evitando code agli sportelli per i cittadini: un vantaggio che contribuisce a rendere più moderno ed efficiente il paese.

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