New York, predatori sessuali fuori dalla rete

Lo Stato di New York ha portato fuori dai social network oltre 4000 persone macchiate di reati sessuali. La cosa è stata resa possibile grazie ad una legge approvata nel 2008 per l'identificazione degli account e la rimozione coatta. Ma è solo l'inizio
Lo Stato di New York ha portato fuori dai social network oltre 4000 persone macchiate di reati sessuali. La cosa è stata resa possibile grazie ad una legge approvata nel 2008 per l'identificazione degli account e la rimozione coatta. Ma è solo l'inizio

Andrew Cuomo, procuratore generale di New York, ha comunicato il conseguimento di un primo importante risultato per la tutela degli utenti che frequentano i social network. Grazie ad una iniziativa volta a monitorare le attività online di persone già arrestate per reati di natura sessuale, infatti, lo Stato è riuscito a portare offline migliaia di account attivi sui social network. A salvaguardia, ovviamente, degli altri utenti i quali sarebbero potuti entrare incautamente in contatto con persone il cui passato ha già manifestato problemi di particolare gravità.

2782 account su Facebook e 1796 su MySpace. Trattasi di un totale di 4578 account, la cui scoperta è dovuta alla cosiddetta Electronic Security and Targeting of Online Predators Act (E-Stop). La legge, approvata un anno fa, prevede l’archiviazione degli indirizzi e-mail utilizzati da persone identificate per reati di tipo sessuale: oltre 8000 le persone già nel database, e grazie alla collaborazione dei social network sono molti gli account pericolosi già fermati.

Trattasi soltanto di un primo (sia pur se importante) risultato. 8000 persone, infatti, sono soltanto una porzione delle 30.000 segnalate solo nello Stato di New York. Inoltre la legge non è al momento applicata negli altri stati della federazione, cosa che moltiplicherebbe i risultati ottenibili ed il valore assoluto dell’iniziativa. Non solo: sebbene ad essere coinvolti siano stati i due nomi dominanti del mondo dei social network, molti altri gruppi non hanno ancora aderito all’invito di Cuomo (17 le domande inviate in tutto) e potrebbero nascondere medesimi (se non maggiori, in virtù della natura di alcune community popolate dai più giovani) pericoli.

Il futuro della E-Stop non è però semplice. L’estensione dei lavori richiede la definizione di procedure standard e sistemi di ricerca che restituiscano risultati affidabili in tempi brevi. La bontà dei risultati dipenderà in gran parte dalla buona volontà dimostrata dalle istituzioni, dalla fedeltà dei tecnici alle richieste dei social network e dalla collaborazione dei network stessi alle ricerche. I risultati presentati nelle ultime ore da Andrew Cuomo sono un incipit che intende rendere evidente il potenziale della E-Stop, ma è questa soltanto la prima pietra di un qualcosa ancor tutto da costruire.

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