Google porta le immagini di Pompei su Street View

Grazie ad un accordo tra il Ministero dei Beni Culturali e Google Italia sarà possibile, per gli utenti Web, navigare virtualmente tra le strade del centro archeologico di Pompei.

Da oggi chiunque, tramite Street View, cioè la funzione integrata in Google Maps che consente di viaggiare virtualmente a livello della strada e con una visuale a 360 gradi per molte città del mondo, potrà letteralmente “passeggiare” tra le meraviglie dei resti della città romana.

L’iniziativa darà quindi particolare rilievo ad uno dei luoghi nominati dall’UNESCO nel 1997 Patrimonio dell’Umanità, consentendo di conoscerne i segreti e di ammirarne le meraviglie anche a quanti non possono o non hanno le possibilità di recarsi direttamente sul luogo.

Su Street View si potrà girare tra le rovine delle maestose ville o le stradine della città sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 24 agosto 79 d.C, un evento che colse di sorpresa gli abitanti di Pompei e del quale rimangono immutate in tutta la sua drammaticità le testimonianze scolpite nella roccia, immutate a distanza di duemila anni, relativi a quei precisi e sconvolgenti istanti.

Ecco come descrive l’accordo Carlo d’Asaro Biondo, Vice President SEEMEA (South and East Europe, Middle East and Africa) di Google:

Il patrimonio artistico e culturale italiano è tra più importanti e apprezzati al mondo, una risorsa che oggi può raggiungere e arricchire miliardi di persone attraverso Internet. Siamo felici che il Ministero dei Beni Culturali italiano abbia deciso di sostenerci in questo progetto e condivida il valore di Internet come strumento di sviluppo del nostro paese. La digitalizzazione del sito archeologico di Pompei attraverso Street View è un primo importante passo per diffondere ulteriormente la storia e la cultura del nostro paese.

Grazie a questa iniziativa, quindi, un monumento di tale importanza diventa alla portata di tutti. Un punto a favore del Web che, spesso additato anche ingiustamente per usi non proprio edificanti, si mostra uno strumento aperto e impareggiabile nel favorire la diffusione della cultura e nel valorizzare il patrimonio.

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