Sigma presenta il nuovo grandangolo 8-16 mm e il nuovo 50-500 mm OS

È ancora Sigma la protagonista del PMA: la società ha presentato due nuovi obiettivi zoom dalle applicazioni opposte e con caratteristiche completamente diverse. Si tratta del superzoom grandangolare 8-16 mm F/4.5-5.6 DC per APS-C, dal range focale esageratamente spinto verso il basso, e dell’aggiornamento del 10x 50-500 mm F4.5-6.3 DG OS HSM che presenta l’aggiunta dello stabilizzatore e uno schema ottico rivisitato. Le nuove lenti sono compatibili con Canon, Nikon, Sony, Pentax e, ovviamente, Sigma.

Il grandangolo 8-16 mm presenta focali estreme, equivalenti su FF ad uno zoom 12-24 mm, con un angolo di campo pari a 121° che produce distorsioni prospettiche inusuali, con il quale il fotografo può giocare per ottenere una composizione dall’effetto particolare. Lo schema ottico è complesso: 15 lenti in 11 gruppi con quattro lenti FLD (“F” Low Dispersion) di ultima generazione, equivalenti alla fluorite utilizzata da Canon per ridurre le aberrazioni cromatiche e migliorare la qualità dell’immagine in termini di nitidezza, e una lente ibrida asferica per ridurre le aberrazioni geometriche.

Il sistema di messa a fuoco è interno, quindi l’obiettivo non subisce variazioni di lunghezza quando si varia la focale, e il meccanismo è l’affidabile sistema HSM, che assicura rapidità di MAF, silenziosità e precisione. La minima distanza di messa a fuoco è di 24 centimetri, il diaframma è a sette lamelle circolari e le lenti sono state trattate appositamente per ridurre il fenomeno del flare.

Lo zoom 10x 50-500 mm presenta una novità tanto importante quanto attesa dagli utenti Sigma: lo stabilizzatore di immagine. Il congegno è indispensabile alle lunghezze focali per cui è stato progettato l’obiettivo, e ciò rendeva praticamente inutilizzabile il modello precedente senza avvalersi di un solido cavalletto. Adesso il sistema Optical Stabilizer (OS) consente di compensare il micromosso fino a 4 stop, permettendo l’utilizzo dell’obiettivo anche a mano libera.

Ma l’OS non è l’unica novità presente nel 50-500 mm. Anche lo schema ottico è stato rivisto con 22 lenti in 16 gruppi e l’introduzione di quattro “vetri” SLD (Special Low Dispersion) per ridurre al minimo le dispersioni ottiche. Anche il 10x presenta lenti con particolari trattamenti antiriflesso per ridurre ghost e flare.

Non poteva mancare il sistema HSM per la messa a fuoco, molto utile in condizione estreme, quali caccia fotografica e competizioni sportive, nelle quali è fondamentale mettere a fuoco con la massima precisione e rapidità per non perdere l’attimo cruciale. Il diaframma a nove lamelle, il rapporto di riproduzione pari a 1:3.1 e le focali lunghe di cui è dotato lo rendono un ottimo obiettivo per primissimi piani. Il filtro ha un diametro di 95 mm e, nel caso in cui lo si adoperi con fotocamere con sensori APS-C, si può montare un riduttore che porta il diametro a 86 mm.

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