La GGF voleva anche Mininova

La notizia di oggi non può che lasciare di stucco. Pare che la Global Gaming Factory abbia offerto, mesi fa, milioni di dollari per l’acquisto di The Pirate Bay e di Mininova. L’obiettivo? Trasformare i due siti “pirati” in un business legale: dei media Store carichi di contenuto scaricabile con il beneplacito, stavolta, dei titolari dei diritti di proprietà intellettuale. Va detto che, per quanto riguarda la baia, la notizia era in effetti già circolata. Ciò che non si sapeva era che la GGF volesse fare il colpaccio, acquistando anche la concorrenza.

Il doppio affare non è andato in porto, per le resistenze di The Pirate Bay e per il recente ridimensionamento di Mininova. Restano però sott’occhio le cifre spaventose 5,7 milioni di euro per la baia e una cifra pari a 20 milioni per la rivale. Dato che l’obiettivo, di fatto, era trasformare i siti in qualcosa di diverso, queste sono cifre offerte per acquistare semplicemente il traffico di visitatori.

In fin dei conti questa curiosità ci informa, più di qualsiasi sondaggio, dei veri livelli di diffusione del P2P e di quanto, al di là delle imprecazioni di certe parte dell’industria, esso stia di fatto creando nuove opportunità di sviluppo. Per il momento restiamo comunque allarmati dall’avvertimento di uno dei boss della GGF, Hans Pandeya, che promette di avere altri “piani segreti” su cui sta lavorando. Quando si dice, se ci passate la battuta, finanza creativa.

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