eBay, una spallata alla merce illegale

eBay intende approfondire la propria azione di ripulitura del marketplace intraprendendo serie azioni di ostruzionismo nei confronti di quanti intendono portare online il riciclaggio della merce rubata. così facendo
eBay intende approfondire la propria azione di ripulitura del marketplace intraprendendo serie azioni di ostruzionismo nei confronti di quanti intendono portare online il riciclaggio della merce rubata. così facendo

Il nuovo corso di eBay si pone il chiaro obiettivo di sconfiggere i dubbi che in passato si erano stemperati sul marketplace in seguito alla continua segnalazioni di truffe e riciclaggio di merce rubata. Le iniziative sono già molte ed ora una nuova partnership punta a ripulire il sito di tutte quelle attività illegali di vendita che, parte di un meccanismo di truffa consolidato, ricavano merce dalle truffe per poi riciclare il tutto tramite vendite online.

Per raggiungere lo scopo il gruppo potrà avvalersi della collaborazione della National Retail Federation (NRF): un accordo tra le parti, caldamente appoggiato dalla Federal Bureau of Investigation (FBI), permetterà alle parti di identificare la merce sul sito, risalire ai responsabili e contribuire così alla ripulitura del mercato. Secondo Reuters «EBay e Nrf hanno detto che loro rappresentanti si incontreranno regolarmente per decidere assieme i modi migliori per prevenire il crimine organizzato nel commercio, usando nuove tecnologie per identificare e seguire i circuiti criminali». Il piano d’azione prevede inoltre l’uso delle tecnologie LERPnet e PROACT per il tracciamento della merce oltre ad una più stretta integrazione con legislatore e giurisprudenza al fine di assicurare un filo diretto tra la scoperta della frode e la condanna del responsabile.

Riciclare merce online è opera ad oggi del tutto semplice. La mancanza di collaborazioni e tecnologie opportune ha trasformato in passato eBay in un punto di riferimento per vendite che, tramite normali inserzioni di privati, puntavano però ad immettere sul mercato merce frutto di furto. Il danno al settore retail è pertanto doppio: prima il furto, poi la concorrenza dovuta alla reimmissione sul mercato dei prodotti.

eBay ha intrapreso una nuova politica di filtro e controllo al fine di portare avanti una policy lineare che identifichi nel sito un lido sicuro per le proprie attività e per i propri acquisti. Nuove politiche nella gestione dei costi e nuove strategie per favorire i negozi del marketplace sembrano ora premiare il gruppo, le cui azioni son tornare a salire dopo mesi di difficoltà. L’ultima trimestrale ha dettato l’inversione di tendenza e le successive analisi finanziarie hanno delineato nuovi margini di crescita. Il tutto, è ormai chiaro, all’insegna di una rinnovata legalità e di un maggiorato controllo.

In ottemperanza agli inviti di Barack Obama per una gestione più “morale” degli stipendi dei grandi manager, ed in diretta conseguenza del crollo del valore azionario del gruppo, il management eBay si è visto nel frattempo decurtare il dovuto per l’opera portata avanti negli ultimi 12 mesi. Il CEO John Donahoe, ad esempio, mette in cassa 10 milioni contro i 24 dell’anno precedente, con un crollo del 58% che accompagna a braccetto la caduta libera del valore azionario EBAY.

L’annuale incontro con gli azionisti del gruppo avverrà il 29 Aprile prossimo e sarà questa presumibilmente l’occasione per presentare il lavoro compiuto e per delineare il piano d’azione per l’immediato futuro. Il taglio delle entrate dei top manager è un buon modo per presentarsi ad una assemblea che, dopo tanti mesi, è pronta a battere cassa.

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