Brunetta lancia la PostaCertificat@, ma i server sono già in tilt

Il ministro Renato Brunetta ha presentato PostaCertificat@, il servizio che consentirà a ben 50 milioni di italiani di inviare e ricevere email con valore legale di raccomandata con ricevuta di ritorno al fine di snellire e facilitare i rapporti tra il cittadino e la Pubblica amministrazione.

La novità è stata definita “una svolta” per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, anche in funzione dei vantaggi che la Posta Elettronica Certificata porterà soprattutto ai cittadini, che non dovranno più fare la coda agli sportelli risparmiando inoltre sui costi e sui tempi per sistemare diverse pratiche, come dichiarato dallo stesso Ministro:

Un mondo nuovo. Il servizio permetterà ai cittadini un risparmio di tempo e denaro. La Pubblica amministrazione sarà più efficiente e ci sarà un gran risparmio di carta.

Il servizio si chiamerà, come già accennato, PostaCertificat@ ed è realizzato con la collaborazione di Poste Italiane, Telecom Italia e Postecom. La novità è di certo rilevante e non stupisce pertanto che le stime vogliano almeno dieci milioni di PEC già attive entro l’anno.

Per ottenere la propria casella email certificata basta collegarsi al sito www.postacertificata.gov.it, cliccare su “Richiedila ora” e completare l’apposito form con i propri dati. A quel punto, trascorse 24 ore, di dovrà andare (il tempo limite è tre mesi) presso uno dei 6.100 uffici postali abilitati muniti di un documento d’identità e di codice fiscale (o della tessera sanitaria) per l’identificazione. Infine, compilato un modulo di adesione, la casella di posta certificata sarà attiva.

Il successo dell’iniziativa pare essere stato notevole fin dalle prime battute, tanto che i server del sito sono stati intasati al punto da essere irraggiungibili per alcune ore. La situazione adesso pare essere tornata alla normalità pur restando alcune lentezze nell’apertura delle pagine, le quali risultano tuttavia ancora irraggiungibili sporadicamente. Disservizi legati alle troppe richieste pure per il numero verde 800104464, messo a disposizione dal Ministero.

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