Consigli per un corretto utilizzo delle tecnologie 3D

Il 3D si sta rivelando un successo planetario e, dopo il debutto al cinema, sono già pronti diversi dispositivi per uso domestico, che saranno lanciati anche in Italia durante l’anno. L’utilizzo degli occhialini è spesso associato a una serie di problemi e disturbi visivi, di cui in questi mesi si è ampiamente parlato.

I produttori come Samsung, di cui abbiamo discusso qualche giorno fa, non hanno respinto al mittente le accuse, ma anzi hanno dimostrato responsabilità sociale emanando delle regole generali da rispettare nell’utilizzo della tecnologia 3D. Ora anche un consorzio di industrie giapponesi ha pubblicato una guida per i telespettatori e i distributori, al fine di ridurre i rischi legati alla visione in tre dimensioni.

Di primaria importanza sono le distanze di sicurezza dallo schermo: se si dovessero avvertire alterazioni nella percezione dello spazio è necessario far riposare l’occhio per qualche minuto o, se il problema dovesse perdurare, bisognerà interrompere la visione.

Possibile anche un senso di affaticamento o di malessere, caso in cui è bene non forzare l’occhio a fissare lo schermo. I genitori devono essere informati dei rischi per decidere responsabilmente il tempo che i figli possono restare davanti alle TV 3D.

Vengono comunque esclusi danni permanenti causati dagli occhialini, come ribadisce Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana:

La tecnologia che utilizzano non è infatti in grado di creare danni permanenti alla vista, né di dare particolari problemi, sempre che si rispettino le norme igieniche. Dal punto di vista scientifico esprimiamo perplessità solo per chi non ha sviluppato una visione binoculare.

Rimangono invece i dubbi sulla scarsa igiene degli occhialini usati più volte nei cinema, problema che comunque dovrebbe essere molto più contenuto con i dispositivi domestici. Continua Piovella:

Indossare un occhiale utilizzato da altre persone può trasmettere virus come l’influenza ma anche, ad esempio, il batterio della congiuntivite. Il costo dei cinema in 3D è leggermente superiore proprio per garantire la fornitura degli occhialini, che devono essere sempre monouso.

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