iBookstore: su iPad molto "store" e pochi "book"

I primi italiani che acquistano l'iPad si troveranno di fronte un iBookstore relativamente vuoto: migliaia i titoli gratuiti disponibili, ma manca la possibilità di acquistare nuove produzioni a causa del mancato accordo tra Apple ed i maggiori editori
I primi italiani che acquistano l'iPad si troveranno di fronte un iBookstore relativamente vuoto: migliaia i titoli gratuiti disponibili, ma manca la possibilità di acquistare nuove produzioni a causa del mancato accordo tra Apple ed i maggiori editori

Gli utenti italiani (ed europei) che si fiondano sull’iPad fin dall’esordio, debbono fare i conti con una relativa difficoltà nel reperire titoli leggibili sul device. Il numero, sia chiaro, a livello assoluto è ampio fin dal primo giorno. Ma i titoli sono datati, e comunque al di fuori del catalogo disponibile in qualsiasi libreria. E tutto ciò, a quanto pare, per un problema emerso nelle trattative tra Apple ed i maggiori editori del vecchio continente.

Mentre i principali editori USA hanno subito acconsentito alle regole imposte da Cupertino (salendo in massa sul carro dell’iPad), in Europa vi sarebbero invece ancora molte resistenze. I negoziati non sono terminati in tempo per l’esordio e così, oggi 28 Maggio 2010, il primo giorno dell’iPad nei negozi di tutto il mondo, l’Europa si trova con un iBookstore molto più magro di quanto auspicato. L’utenza dovrà quindi tenere in considerazione questa difficoltà iniziale e se la propensione all’acquisto è legata soprattutto all’accesso ai volumi digitali servirà probabilmente qualche settimana di pazienza.

Negli iBookstore europei, in sostanza, sono presenti tra 10000 e 20000 titoli, tutti distribuiti gratuitamente poiché privi di copyright e pertanto pubblicabili senza oneri per il lettore. Secondo quanto raccolto dal Financial Times nell’ambiente, il modello proposto da Apple sarebbe contrario agli interessi degli editori e degli autori (o addirittura illegale sulla base della normativa UK sul settore). Sulla base di questa rinuncia, il catalogo disponibile per gli utenti iPad europei si limita a vecchi titoli o a distribuzioni minori, tutto materiale comunque al di fuori del mercato librario odierno.

Trattasi probabilmente di un peccato di gioventù che, nel tempo, troverà sicura risoluzione in un nuovo compromesso tra le parti: l’apertura del nuovo mercato è infatti nel pieno interesse tanto di Apple quanto degli editori e nel frattempo migliaia di titoli gratuiti saranno sufficienti per sfamare la sete di iBook dei primi acquirenti del device.

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