Quit Facebook Day: cronaca di un flop annunciato

34 mila su 540 milioni: la cosiddetta “goccia nel mare”. Sono questi i numeri che descrivono la quota di adesione al “Quit Facebook Day”, iniziativa che propone agli utenti insoddisfatti delle politiche in merito di privacy adottate dal più popolare social network. Come vi avevamo già anticipato, l’iniziativa si è rivelata un vero flop.

L’operazione, indetta per il 31 maggio da due giovani canadesi, Joseph Dee e Matthew Milan, ha quindi ottenuto l’adesione da parte dello 0,01 % scarso della popolazione di Facebook.

Uno dei motivi del fallimento potrebbe essere stata una strategia pubblicitaria sbagliata: un sondaggio rivela che negli Usa solo l’11% sapeva di questo evento.

Gli scontenti, intanto, non restano a guardare con le mani in mano: grande notorietà sta acquisendo Diaspora, nuovo social network nato dall’idea di quattro ragazzi di New York di creare un progetto più trasparente e aperto rispetto ai reti sociali attuali, che dovrebbe partire ufficialmente per la fine di agosto.

In pochi giorni Diaspora ha raccolto la bellezza di 200 mila dollari e un’offerta privata è arrivata persino dall’ultima persona che ci si aspetterebbe in questa situazione: Mark Zuckerberg, il “capo” di Facebook.

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