Xbox Live vale 1 miliardo di dollari

Importanti risultati sarebbero stati raggiunti da Microsoft nell'anno fiscale che si è chiuso il 30 giugno: la piattaforma Xbox Live avrebbe ottenuto ricavi pari a 1 miliardo di dollari che deriverebbero non solo da giochi e DLC, ma anche da film e show
Importanti risultati sarebbero stati raggiunti da Microsoft nell'anno fiscale che si è chiuso il 30 giugno: la piattaforma Xbox Live avrebbe ottenuto ricavi pari a 1 miliardo di dollari che deriverebbero non solo da giochi e DLC, ma anche da film e show

Per la prima volta dal suo lancio, avvenuto nel 2002, Xbox Live potrebbe aver superato il fatturato di un miliardo di dollari conseguito nell’anno fiscale 2010, terminato lo scorso 30 giugno.

Secondo quanto ha rivelato Dennis Durkin, chief operating officer per il progetto Xbox, circa la metà dei 25 milioni di utenti che utilizzano la suddetta piattaforma per il gioco online hanno sottoscritto, nello stesso arco di tempo, un abbonamento Gold. L’importante dato si va ad aggiungere a quello che riporta come nel Marketplace di Xbox 360 sarebbero state registrate entrate per circa 600 milioni di dollari attraverso la vendita di livelli, mappe e aggiunte di qualunque tipo per i videogiochi, cifra quasi raddoppiata con la vendita di contenuti scaricabili quali film e show televisivi.

Nonostante per il report finanziario vero e proprio bisognerà attendere il 22 luglio, Microsoft avrebbe un utile di 1.04 miliardi di dollari da reinvestire nella divisione Entertainment and Devices, un’entrata oltre sei volte superiore rispetto a quella registrata nel corso dell’anno fiscale 2009.

Il risultato supera anche le stime degli analisti ed in effetti i dati diffusi fanno ben intuire quanto la Xbox 360 sia una macchina da soldi probabilmente molto più di quanto in molti si aspettassero. Non per Sony, però: la rivale per eccellenza di Microsoft ha infatti deciso di seguire le sue orme e lanciare il PlayStation Plus, un servizio analogo a Xbox Live, ma che allo stato delle cose pare essere un flop in quanto i servizi qui proposti sono attualmente pochi. Sono invece sei i milioni di utenti che ogni mese giocano su Xbox Live: bambini, giovani, adulti sono entrati a far parte di una community online che si fonda sulla passione per i videogiochi e che continua a crescere grazie all’introduzione costante, da parte del colosso di Redmond, di nuove e interessanti funzionalità.

Abbandonata la vecchia filosofia del “lancia un prodotto a dimenticalo”, Microsoft crede fortemente nel digital delivery per il futuro delle sue piattaforme e sembra credere nel rilascio dei DLC quale strumento per mantenere vivo l’interesse, negli utenti, per un determinato videogioco. Durkin ha infatti affermato che «oggi lanciamo i prodotti e li sosteniamo continuamente con il rilascio di nuovi contenuti, rinnovando sempre l’esperienza Xbox Live».

Alla diffusione di tali dati si sono susseguite una serie di polemiche che hanno visto attiva Activision, azienda con a capo Bobby Kotick che ha contribuito corposamente al successo del servizio di Microsoft grazie a titoli come Call of Duty e Guitar Hero tra tutti.

«Secondo i nostri dati, il 60% degli utenti di Xbox Live si sono iscritti per giocare a Call of Duty», sostiene Kotick. »Tuttavia, non siamo in grado di partecipare finanziariamente allo sviluppo del sistema e non possiamo trarre vantaggi economici. Vorremmo avere più valore derivante dai milioni di giocatori del Live, ma non è il nostro network». Microsoft impedirebbe dunque alle terze parti di collaborare finanziariamente per lo sviluppo di Xbox Live: le software house ottengono i ricavi dalla vendita di videogiochi e DLC, ma a molti questo non basta più. Activision vorrebbe trovare un modo per monetizzare la quantità di tempo che un giocatore passa sui server di un determinato gioco.

Il publisher americano sa dunque bene quanto i suoi titoli abbiano un forte peso in Xbox Live e si rammarica per non poter partecipare agli utili di Microsoft. Nel futuro potrebbe pensare di addentrarsi nel mondo degli MMO, titoli che prevedono una sottoscrizione di abbonamento prima di poter essere utilizzati. Kotick vorrebbe inoltre nuovi PC dedicati ai videogiocatori, progettati proprio per essere collegati alla televisione: per tale motivo supporterà massicciamente Dell e HP, produttori attualmente al lavoro su questo fronte.

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