Chiusi 73000 blog per un link verso Al-Qaeda

I 73 mila blog chiusi negli Stati Uniti sarebbero oggi offline a causa di un singolo link relativo a materiale correlato ad Al-Qaeda. Il tutto sarebbe una libera scelta dell'hosting BurstNET il quale, avvisato dall'FBI, ha tagliato i ponti con Blogetery
I 73 mila blog chiusi negli Stati Uniti sarebbero oggi offline a causa di un singolo link relativo a materiale correlato ad Al-Qaeda. Il tutto sarebbe una libera scelta dell'hosting BurstNET il quale, avvisato dall'FBI, ha tagliato i ponti con Blogetery

Il mistero dei 73000 blog chiusi negli Stati Uniti ha trovato una spiegazione ufficiale. A fornire la versione ufficiale dei fatti è la BurstNET, compagnia di web-hosting che di proprio pugno ha disattivato il servizio su esplicita richiesta da parte delle autorità. Le spiegazioni, tuttavia, appaiono ancora poco lineari poichè la misura censoria scelta appare poco commisurata alla realtà del problema identificato.

La BurstNET ha inviato in giornata una comunicazione pubblica con la quale spiega i motivi del proprio agire: «Nella serata del 9 Luglio 2010 la BurstNET ha ricevuto una notifica […] e la richiesta di fornire informazioni circa la proprietà del server hosting Blogetery.com. È stato scoperto che un link verso materiale per terroristi, incluse le istruzioni per la costruzione di una bomba ed una “hit list” di Al-Qaeda, erano state pubblicate sul sito». Niente P2P né immagini pedopornografiche, dunque, ma correlazione diretta al terrorismo ed all’uso del Web per lo scambio di informazioni tra possibili cellule di Al-Qaeda.

Continua il comunicato: «La BurstNET ha stabilito che il materiale pubblicato, in aggiunta al possible incitamento di attività pericolose, viola chiaramente la BurstNET Acceptable Use Policy. La policy proibisce strettamente la pubblicazione di “propaganda terroristica, materiale razzista o istruzioni per bombe/armi». Sulla base di tale violazione la BurstNET ha pertanto immediatamente sospeso la fornitura del servizio. Secondo quanto appreso da CNet, il link al centro della vicenda avrebbe veicolato gli utenti verso il sito di un nuovo magazine online denominato “Inspire” e pensato al fine di raccogliere adesioni per la battaglia terroristica interna ai confini degli Stati Uniti d’America. Uno degli articoli presenti sul sito, citato per esplicitare la natura del sito, si intitola “Costruire una bomba nella cucina di tua madre”.

Quel che emerge, al momento, è un quadro chiaramente incompleto o comunque privo di proporzioni. La comparsa di un link, infatti, avrebbe allertato le autorità; l’FBI avrebbe ammonito la BurstNET, la quale avrebbe così chiuso i rubinetti alla fornitura verso Blogetery portando offline non solo il blog incriminato, ma l’intera community di oltre 73 mila blog. La procedura d’urgenza utilizzata dall’FBI ha evidentemente creato il contesto giusto affinché l’azienda di gestione dell’hosting intraprendesse misure arbitrarie per scaricarsi di ogni responsabilità, ed è così che il singolo link ha determinato una vicenda di immediata risonanza mediatica. La BurstNET, peraltro, scarica l’FBI da ogni responsabilità spiegando di non aver mai avuto richieste per la chiusura (l’FBI, a tal fine, avrebbe dovuto passare per l’ordinanza di un giudice): la chiusura di Blogetery è pertanto una libera scelta dell’hosting e la violazione della policy da parte del servizio (reo, evidentemente, di non aver verificato il link) è l’unico motivo formale per cui i 73 mila blog sono oggi offline.

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