Altro che "antennagate", Apple è da record

Non sarà un incidente di percorso a fermare la trionfante cavalcata di Apple. Questo è il messaggio che i vertici dell’azienda intendono far trasparire in concomitanza con il rilascio dei risultati finanziari relativi al secondo trimestre dell’anno in corso: 15,7 miliardi di dollari e profitti netti pari a 3,25 miliardi. Cifre impressionanti, che lo diventano ancora di più se rapportate ai 9,73 miliardi (1,83 miliardi di netto) del 2009, con buona pace di chi aveva intravisto nelle ultime vicende alcuni segni di cedimento.

Ancora troppo presto per dire se il cosiddetto “antennagate” influirà negativamente sui conti della società. Per considerazioni in tal senso sarà necessario attendere almeno altri tre mesi. Ad oggi, i freddi numeri evidenzino un eccellente stato di forma.

3,27 milioni di iPad, 8,4 milioni di iPhone (+61% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno) e 3,5 milioni di piattaforme Mac (+33%). Sono questi i dispositivi responsabili di una tendenza che torna a far sorridere Steve Jobs e soci, dopo un periodo non di certo semplice che li ha visti costretti a gettare (almeno in parte) la maschera per ammettere alcuni limiti del nuovo iPhone 4. Solo la famiglia iPod fa registrare una lieve flessione (-8,6%), delineando così l’imbocco di un’inevitabile parabola discendente per un’intera categoria di prodotti.

Entro la fine dell’anno Apple presenterà nuovi prodotti, parola di un Jobs ottimista, che solo pochi giorni addietro si è detto disposto a venire incontro a quanti dovessero lamentare problemi di ricezione al nuovo iPhone 4, semplicemente donando loro un case, per una spesa totale prevista pari a 175 milioni di dollari. Il valore delle azioni torna a salire, l’entusiasmo anche.

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