Microsoft, gradito omaggio agli azionisti

Microsoft ha annunciato un innalzamento del dividendo da 13 a 16 centesimi per azione sostenendo così la redditività del titolo MSFT in borsa
Microsoft ha annunciato un innalzamento del dividendo da 13 a 16 centesimi per azione sostenendo così la redditività del titolo MSFT in borsa

Microsoft (MSFT) ha annunciato una importante novità per i propri azionisti. Nulla di tecnologico, ma qualcosa di strettamente finanziario: il gruppo innalza il proprio dividendo del 23% e si tratta dell’ennesimo rialzo negli ultimi anni portando addirittura al raddoppio del dividendo stesso rispetto al 2004.

Il dividendo è una somma che le aziende quotate in borsa elargiscono ai propri azionisti premiando così la fedeltà al gruppo e distribuendo tra l’azionariato parte della ricchezza accumulata. Nella fattispecie Microsoft ha annunciato un rialzo di 3 centesimi passando da 13 a 16 centesimi per azione. Ciò significa che per ogni 100 azioni Microsoft detenute, l’azionista ottiene 1,6 dollari. Il dividendo è una somma che Microsoft devolve a scadenza trimestrale. E 3 centesimi non sono poco se si calcola che negli ultimi 10 anni Microsoft ha riservato ai propri azionisti una somma pari a 170 miliardi di dollari suddivisi tra dividendi (corrispettivi diretti) ed operazioni di riacquisto sulle azioni (corrispettivi indiretti in grado di stimolare il valore del titolo).

L’annuncio è stato accompagnato dall’autorizzazione a nuovi debiti di lungo periodo per 6 miliardi di dollari, qualcosa con cui già gli analisti prevedevano strategie di supporto al valore MSFT a Wall Street (il rating AAA sul gruppo e le importanti riserve cash accantonate consentono manovre di questo tipo senza incidere in alcun modo sull’affidabilità finanziaria dell’azienda).

Dividendi Microsoft dal 2004 al 2010

Dividendi Microsoft dal 2004 al 2010

Il titolo Microsoft ha perso il 18% del proprio valore da inizio anno ad oggi (dividendi esclusi), in linea con le performance fatte segnare da Google. In controtendenza Apple che, dal lancio dell’iPad in poi, ha innescato un importante recupero che ha permesso il raggiungimento di un sontuoso +32%.

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