I tablet Android batteranno iPad, parola di Gene Munster

Gene Munster, analista di Piper Jaffray, si è sempre dimostrato molto attento agli avvenimenti del mondo Apple, tanto che le sue previsioni sono state spesso considerate attendibili. Questa volta, però, il ricercatore non si dimostra apertamente schierato nei confronti di Cupertino e avvantaggia un temibile rivale: Android. I tablet dotati del sistema operativo di Google, infatti, batteranno la diffusione raggiunta da iPad.

Per il prossimo anno, l’esperto prevede la distribuzione di 20-25 milioni di iPad, invece dei 45 precedentemente previsti: Cupertino si ritroverebbe in una situazione di svantaggio, in cui risulterebbe molto difficile innovare con la stessa rapidità ottenuta dal mercato Android.

Per prima cosa, un cambio di linea iPad troppo ravvicinato potrebbe diventare controproducente per Apple che, in pochi mesi, si ritroverebbe con modelli differenti e numerose lamentele dai clienti. Detto questo, le aziende partner di Cupertino non sarebbero in grado di raggiungere ritmi di produzione più alti di quelli tutt’ora in essere.

Android, invece, potrà contare su un variegato mondo di diversi produttori che, potendo sviluppare soluzioni ad hoc a seconda delle proprie esigenze, andranno a generare un rapido circolo virtuoso di innovazione. La diffusione di Android sui tablet, perciò, è destinata ad aumentare esponenzialmente, lasciando così poco spazio al device targato Mela.

Va sottolineato, tuttavia, come il paragone tra i due sistemi appaia in questo caso decisamente forzato. Certamente è possibile confrontarne le varie funzioni, così da coglierne pregi e difetti, ma il raffronto sulla diffusione non viene giocato ad armi pari. Android, ovviamente, godrà di una larghissima distribuzione proprio perché sarà montato su dispositivi di fornitori diversi, a differenza dell’esclusiva di iPad per un solo produttore. Il confronto, perciò, avrebbe senso solo qualora vi fosse un fornitore unico di tablet Android, così come avviene per il dispositivo di Cupertino. Qualora iOS fosse disponibile su molteplici device progettati da altrettante società, potremmo ugualmente pensare a una vittoria per Android?

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