Google Chrome si promuove su carta

Google ha usato la versione cartacea del Los Angeles Times per promuovere Google Chrome agli utenti meno avvezzi alle dinamiche del Web
Google ha usato la versione cartacea del Los Angeles Times per promuovere Google Chrome agli utenti meno avvezzi alle dinamiche del Web

La sfida al mondo dei browser passa anche per il cartaceo. Google, proprio Google: il leader dell’advertising online ha deciso di usare l’editoria cartacea per promuovere il proprio Google Chrome attraverso una serie di note informative. L’iniziativa è mirata e non certo bislacca, anzi: dimostra un chiaro progetto alla base, progetto del quale proprio il supporto cartaceo diviene elemento fondamentale.

La campagna informativa sfruttata da Google è infatti quella del “20 Things I Learned About Browsers and the Web“, un open-book che Google ha preparato per meglio spiegare il Web a chi ancora non naviga con abitudine o chi teme l’approccio alla Rete per qualsivoglia resistenza psicologica. La guida è una sorta di accompagnamento mano nella mano verso le nozioni basilari dell’approdo al Web, partendo da una scelta fondamentale e prioritaria: il browser che si va ad utilizzare per compiere il proprio viaggio sul Web.

L’importanza di comparire su supporto cartaceo è dettata da esigenze di target: «Cosa è un cookie? Come posso proteggermi sul web? E soprattutto: cosa succede se un camion passa sul mio laptop?».

Di per sé la guida sembra un libretto per ragazzi, ed è questo in effetti lo scopo prefissato: portare a persone del tutto estranee dalle dinamiche del web una informazione elementare, chiara, immediatamente recepibile. Dal cloud computing alle applicazioni, dai linguaggi fondamentali al browsing. A proposito di quest’ultimo aspetto, la guida reindirizza al sito “whatbrowser.org”, sul quale viene proposto una sorta di “choice screen” elaborato che promuove la libera scelta tra i browser.

Search Engine Land fa notare< come la scelta del .org sia mirata, per rendere quanto più trasparente possibile il consiglio ed evitando l'uso di un meno affidabile ".com" (di proprietà Google e pertanto più legato ad una realtà commerciale che non ad un consiglio realmente disinteressato). Le pubblicità Google sono state notate nelle scorse ore sul Los Angeles Times. Curiosa l'immagine pubblicata dal blog, ove la pubblicità Google è affiancata dalla notizia della nomina dei nuovi cardinali in Vaticano.

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