Giochi pirata su Console: 60.000 mod chip sequestrati dalle Fiamme Gialle

I mod chip sono dispositivi che permettono l’installazione di videogiochi non originali sulle console, eludendo le misure di protezione implementate dai produttori.

La Guardia di Finanza di Pordenone ha presentato i risultati di un’indagine svolta per contrastare la pirateria videoludica e denominata Operazione Mod Over.

L’attività investigativa ha portato all’identificazione di un quarantenne di Barletta che, attraverso una società con sede ad Hong Kong, ha importato illegalmente nel nostro Paese oltre 60.000 mod chip per Nintendo DS (schede R4). Sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 46 persone, di cui 38 titolari di attività commerciali. A questi ultimi sono state contestate le ipotesi di reato previste dall’art. 171 ter della legge 633 del 1941, per le quali è prevista la reclusione da uno a quattro anni e la multa da 2.582 a 15.493 euro.

Secondo l’Associazione Editori Software Videoludico Italiana (AESVI), considerando che ogni console può contenere 30 videogiochi e che il prezzo medio di un titolo originale è di 30,12 euro, il danno economico provocato dai 60.000 mod chip è stimato in circa 54 milioni di euro.

Soddisfato ovviamente il presidente di AESVI Gaetano Ruvolo, che ha dichiarato:

L’operazione diretta dalla Guardia di Finanza di Pordenone rappresenta un esempio di eccellenza nel contesto delle attività di contrasto alla pirateria videoludica nel nostro Paese poiché per la prima volta con un’indagine coordinata ed estesa su tutto il territorio nazionale viene smantellato un traffico di così grande entità.

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