Facebook, cartellino rosso al popolo viola

La pagina Facebook del Popolo Viola è stata chiusa a 24 ore dal voto per la fiducia a cui il Governo Berlusconi si sottoporrà domani. Ignoti i motivi
La pagina Facebook del Popolo Viola è stata chiusa a 24 ore dal voto per la fiducia a cui il Governo Berlusconi si sottoporrà domani. Ignoti i motivi

La pagina Facebook del Popolo Viola è stata chiusa dal social network. Una decisione al momento non motivata e pertanto non giudicabile, ma sicuramente segno della tensione che sta maturando in queste ore di avvicinamento alla fiducia al Governo Berlusconi a Camera e Senato.

Il sito ufficiale dei Viola non ha sicuramente accolto con troppo favore quanto successo ed un post in giornata ha parlato immediatamente di censura di regime per sottolineare come la chiusura della pagina avvenga ad orologeria proprio nelle ore più calde del destino politico del Governo e della nazione. Così recita il post pubblicato in giornata per annunciare l’improvvisa chiusura subita:

Senza alcuna motivazione, Facebook ha oggi chiuso la pagina nazionale del popolo viola e bannato gli account degli amministratori. Tutto questo alla vigilia del voto di fiducia a Berlusconi e mentre, negli ultimi giorni, la nostra campagna di informazione era tutta rivolta al mercato dei voti in atto alla Camera e alle manifestazioni di domani contro il governo. È un atto di censura gravissimo che qualifica Facebook come strumento dei regimi

Prova di forza del “regime” o reazione al cospetto di una qualche azione espressamente vietata dalla policy del social network? Semplice reazione temporanea ad una qualche denuncia oppure giusta chiusura a fronte di un qualche illecito? In assenza di indicazioni ufficiali non è possibile approfondire oltre la vicenda, ma è possibile attestare a quanto richiesto ad oggi dal Popolo Viola tramite il blog del movimento:

Chiediamo la riapertura immediata degli account e di una pagina che era ormai il punto di riferimento di centinaia di migliaia di cittadini e il centro propulsore di tante mobilitazioni a difesa della Costituzione e contro il regime, chiediamo alle forze politiche e democratiche del Paese di intervenire per ripristinare la legalità costituzionale. Ci opporremo in ogni sede, politica e giudiziaria, contro questo atto illiberale.

Update ore 16.44
La pagina è tornata online: ancora non si conoscono le motivazioni a monte della chiusura.

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