Giovani e Web, l'allarme di Save the Children

Save the Children lancia l'allarme sulle nuove generazioni: non sono consapevoli dei pericoli che possono incontrare online
Save the Children lancia l'allarme sulle nuove generazioni: non sono consapevoli dei pericoli che possono incontrare online

L’allarme è lanciato da Save the Children Italia in occasione della conferenza finale del progetto AGIRE (Austria, Grecia, Italia e Romania, “Agire per potenziare la partnership tra soggetti pubblici e privati nell’identificazione e supporto ai minori vittime e a rischio di tratta in Europa”): una scarsa preparazione ai rischi della rete esporrebbe i ragazzi ad una serie di pericoli nei quali sono i ragazzi stessi ad infilarsi per semplice ingenuità o per la insana convinzione di poter ottenere piccoli guadagni a costo zero. Ed il fenomeno potrebbe essere diffuso in modo ormai preoccupante.

L’Italia, un paese spaccato in due tra le nuove generazioni che approdano sul Web e le vecchie generazioni del tutto analfabeti in materia, potrebbe essere esposto più di altri al problema. Secondo i dati forniti dall’associazione circa il 70% dei teenager italiani naviga sul Web, ma in molti casi questa pratica diventa in automatico un grave pericolo quotidiano: «Assai frequente, soprattutto tra le ragazze giovanissime (12-14 anni) è la pratica di postare fotografie e video in Internet: 39% fotografie e 29% video; una percentuale non trascurabile di ragazzi molto giovani dichiara di inviare/postare proprie immagini nude: 4% tra coloro che hanno 12-14 anni, 8% tra i 15-17 anni. Questi dati potrebbero essere sottostimati: infatti il 22% dei ragazzi dichiara che è un comportamento abituale dei propri amici: è il 17% per i giovanissimi, il 25% per i 15-17enni, ed il 26% per gli over 17».

L’informazione non manca, perchè i ragazzi sembrano rendersi pienamente conto di ciò a cui si va incontro. Ciò nonostante le pulsioni sono troppo forti affinché la consapevolezza possa agire da deterrente e ciò significa che ancor molto può e deve essere fatto su questa strada: «le molestie via cellulare/e-mail vengono segnalate come un problema all’ordine del giorno dal 29% degli intervistati, senza distinzioni di sesso ed età. In ogni caso, anche se sono razionalmente consapevoli che prevalgono i rischi (76%) sui vantaggi (7%) ciò non sembra essere un deterrente». In particolare, soprattutto, «lo scambio di immagini/ video personali a contenuto sessuale sembra essere un fenomeno abbastanza diffuso per circa un quarto degli intervistati; interessante sottolineare come la percentuale sia pari al 14% per lo scambio di immagini proprie di nudo al fine di ricevere regali come ricariche e ricompense in denaro (il 10% per i minori di 15 anni!)».

Ma la Rete, anche in questo caso, non sembra essere la causa del problema, quanto piuttosto un semplice canale di espressione per un fenomeno di ben più ampia portata. In particolare cambiano le abitudini sessuali («il 40% dei ragazzi segnala come diffuso tra i propri amici l’avere rapporti sessuali completi» e nel 15% dei casi l’esperienza è vissuta già entro i 14 anni), e la propensione al consumo di droga (il 30% dei ragazzi racconta di averne fatto uso), ma il tutto si accompagna anche ad aumento di furti e bullismo come deviazioni proprie di un chiaro malessere da parte delle nuove generazioni.

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