CityVille supera FarmVille e sbanca Facebook

Dagli allevamenti virtuali ai grattacieli in pixel: CityVille supera FarmVille su Facebook. Un nuovo successo targato Zynga.
Dagli allevamenti virtuali ai grattacieli in pixel: CityVille supera FarmVille su Facebook. Un nuovo successo targato Zynga.

L’era degli allevamenti virtuali, dei raccolti in piena notte e della mungitura in pixel si avvia verso un lento, ma inesorabile, declino. Il nuovo trend dei giochi da social network non è più l’accogliente campagna, bensì la frenetica vita cittadina. CityVille ha infatti superato il numero di utenti di FarmVille, ma non vi sono preoccupazioni da parte di Zynga essendo entrambi i videogame provenienti dalla stessa scuderia.

CityVille conta ora 67,4 milioni di utilizzatori su Facebook, ben 10 milioni più rispetto al più noto FarmVille. Si tratta di un successo incredibile, considerato come il gioco sia stato lanciato solo il 2 dicembre e come, in poco meno di 24 ore, abbia potuto contare su 290.000 giocatori unici.

I dati di utilizzo, raccolti e distribuiti da AppData, dimostrano come i platform game continuino a essere i preferiti dagli utenti del social network di Mark Zuckerberg, nonostante quest’ultimo abbia osteggiato lo sviluppo stesso del gioco. Facebook, forse per l’enorme mole di dati generata dalla produzione di Zynga, ha infatti bloccato feed e update di CityVille sulle bacheche degli utenti. Questo, però, non ne ha fermato la dilagante diffusione.

Quali sono i motivi di un tale consenso da parte degli utilizzatori? CityVille si inserisce sul filone dei build-game generato FarmVille: il giocatore, armato di pazienza certosina, viene intrappolato in un rituale di gioco che lo costringe a non allontanarsi troppo dal proprio campo, o dalla propria città, pena la perdita di tutti i progressi raggiunti. La possibilità di interagire con i propri amici di Facebook e, non ultimo, la facoltà di usare denaro fittizio come merce di scambio per allargare il proprio business virtuale, ne consacrano infine il successo. CityVille, a differenza di FarmVille, può contare su un gameplay più fluido e sicuramente più avvincente, derivante anche da ben un anno di sviluppo e beta testing: i fattori strategia, marketing e politica entrano prepotentemente nel gioco come elementi essenziali per la condotta di una cittadina virtuale.

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Zynga, società che lo scorso ottobre ha raggiunto quasi i 6 miliardi di dollari di valore, in meno di un anno ha raggiunto il primo posto dei produttori di videogiochi per social network. Lo stile del gameplay targato Zynga, però, non è nulla di nuovo per la piattaforma Facebook. Molto tempo prima dell’arrivo di FarmVille, in effetti, il popolo di Zuckerberg già impazziva per l’esperienza ludica del concorrente PlayFish che, con il proprio PetSociety, ha aperto la strada al social gaming. Zynga, tuttavia, ha saputo massimizzare la propria diffusione, trasformando l’esperienza videoludica in una vera e propria mania collettiva: basta leggere bacheche, tweet e blog per accorgersi come non siano pochi gli utenti dediti a puntare la sveglia in piena notte pur di non perdere il proprio raccolto virtuale o arrivare in anticipo nel proprio municipio di pixel.

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