Google, 10 milioni per i consigli di fflick

Google starebbe per far proprio fflick, servizio in grado di analizzare i tweet relativi ai prodotti cinematografici per misurare i giudizi degli amici
Google starebbe per far proprio fflick, servizio in grado di analizzare i tweet relativi ai prodotti cinematografici per misurare i giudizi degli amici

Google sta per concludere una nuova acquisizione, una ennesima start-up fagocitata dal colosso per portare sul motore leader del settore una funzione di potenziale interesse. Nel mirino v’è la piccola fflick, la cui idea potrebbe essere monetizzata con una cessione da 10 milioni di dollari destinata a portare a Mountain View coloro i quali ne hanno sviluppato il codice e partorita l’idea.

fflick è ad oggi un servizio legato strettamente a Twitter poiché consente di scegliere il film da visualizzare sulla base dei consigli e dei giudizi espressi dalla community. L’indice di gradimento è valutato in cuoricini rossi che si colorano per sottolineare il giudizio espresso dai vari tweet analizzati, mentre il catalogo è in grado di disporre i titoli in base all’età ed alla tipologia dei giudizi formulati. Una volta effettuato il login con il proprio account, le statistiche si fanno relative alla propria cerchia sociale, raggruppando i tweet in base al film oggetto del messaggio, consentendo di seguire i giudizi di amici specifici e mettendo in fila in modo ordinato le varie mini-recensioni per una analisi rapida ed efficace sui vari consigli disponibili. Ad oggi non è chiaro se il servizio in sé potrà sopravvivere al passaggio di proprietà, ma quel che è certo è il modo in cui Google potrebbe monetizzare il nuovo asset in sinergia con i propri servizi.

Il primo passo potrebbe essere relativo direttamente al motore di ricerca: una query legata al titolo di un film potrebbe ad esempio mostrare i giudizi dei propri contatti, rendendo così la ricerca più condivisa ed offrendo a Google quel layer “social” che il gruppo fatica da sempre a costruire attorno al proprio brand. Il secondo passo potrebbe essere relativo a YouTube: se il servizio ambisce realmente all’offerta di prodotti in streaming a pagamento, giocoforza un sistema di consigli e feedback può tornare utile per orientare l’utenza all’interno dell’offerta disponibile. Il terzo passo è relativo alla Google Tv: nel momento in cui l’intero palinsesto è concentrato all’interno dello stesso sistema, un algoritmo in grado di valutare i feedback dei propri conoscenti consentirebbe di avere una guida tv arricchita ed interattiva, aggiornata in automatico grazie alla semplice interazione dei propri amici tweet dopo tweet.

La notizia della possibile acquisizione è stata pubblicata da TechCrunch. Al momento Google non conferma e fflick tace: l’ultimo post sul blog ufficiale risale al 30 dicembre scorso, quando il gruppo annotava le cifre già maturate durante i primi lavori nel 2010: 20 milioni di tweet elaborati su un range di 10 milioni di utenti e 2,3 milioni di tweet correlati al solo “Inception” stanno ad indicare quanto capillare possa essere l’opera del gruppo. Ed il tutto, se messo nelle mani di Google, potrebbe moltiplicarne i numeri ed i risultati, rendendo così i 10 milioni dell’acquisizione soltanto un piccolo investimento di grande prospettiva.

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