Nokia, spunta il "piano B"

Nove giovani azionisti hanno lanciato un "piano b" per Nokia: il ritorno a MeeGo, la cacciata di Elop e l'inversione immediata sulla strada di Redmond.
Nove giovani azionisti hanno lanciato un "piano b" per Nokia: il ritorno a MeeGo, la cacciata di Elop e l'inversione immediata sulla strada di Redmond.

Il piano strategico annunciato da Stephen Elop per il gruppo Nokia non è piaciuto a tutti gli azionisti: i Nokia Windows Phone sono un progetto ambizioso e non tutti ne hanno immediatamente comprese le potenzialità (nonché la scelta obbligata dettata dalla caduta di Symbian e MeeGo). Per questo motivo nove di essi hanno deciso di schierarsi contro l’attuale CEO del gruppo candidandosi ad un ruolo nel board of director per osteggiare da vicino le strategie che l’ex-Microsoft sta ponendo in essere al fianco del gruppo di Redmond.

L’identità dei 9 è top secret, ma il loro appello è invece pubblico: con un apposito sito denominato “Nokia Piano B“, infatti, si lancia il guanto della sfida a Stephen Elop preannunciando battaglia per il prossimo 3 maggio 2011, quando è previsto il meeting annuale degli azionisti Nokia. Il piano programmatico è stato lanciato pubblicamente affinché tutti gli altri azionisti possano leggere e giudicare per appoggiare eventualmente i nove ribelli che intendono imporre al gruppo un’immediata inversione di marcia.

L’idea di base è quella per cui il progetto Nokia Windows Phone non possa funzionare a dovere per rilanciare l’azienda. I nove chiedono pertanto un ritorno a MeeGo, una revisione degli accordi con Microsoft per sfruttare la cosa soltanto come strategia USA e la cacciata immediata di Elop dal proprio ruolo di CEO del gruppo finlandese.

Sono sicuramente molti gli azionisti Nokia scontenti di ciò che è successo negli ultimi giorni. La svolta imposta da Elop è costata molto cara al gruppo con azioni in caduta libera per tre giorni prima del primo timido rimbalzo della giornata di oggi (+2% dopo aver perduto in tre giorni almeno 10 volte tanto). L’appello dei “nove giovani azionisti” sembra un appello disperato destinato a cadere nel vuoto, ma è comunque il segno di un malessere: Stephen Elop ha il dovere di convincere tutti sulla bontà delle proprie idee perché, dopo il famigerato “tuffo nell’oceano“, Nokia deve assicurarsi che ora remino tutti nella medesima direzione.

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