UE, consultazione pubblica sull'identità online

La Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sul tema della firma e dell'identificazione elettronica: l'incertezza fa male al mercato.
La Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sul tema della firma e dell'identificazione elettronica: l'incertezza fa male al mercato.

La Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sul tema della firma e dell’identificazione elettronica per capire come e se intervenire per migliorare l’applicazione di tali tecnologie sul mercato. Spiega Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea e responsabile dell’Agenda Digitale: «Sono benvenute tutte le opinioni su come verificare nel modo più accurato l’identità e la firma degli utenti al momento di procedere ad acquisti, vendite o procedure amministrative online – operazioni che necessitano della massima sicurezza. Desidero che tutti gli europei possano collegarsi ad internet senza timore di essere vittime di un uso improprio dei dati personali o di frodi».

Il tallone d’Achille dell’e-commerce in Europa è da sempre la strisciante sfiducia che l’utenza nutre nei confronti delle transazioni elettroniche. L’identificazione sicura e lo scambio di somme di denaro in piena garanzia sono elementi imprescindibili in tal senso poiché ad oggi l’incertezza ed il moltiplicarsi delle truffe ha limitato il settore oltre la dimensione stessa del rischio esistente: concordare misure solide che consentano di credere in uno standard consolidato permetterebbe al mercato elettronico di esplodere e di sprigionare tutto il potenziale che può offrire.

La consultazione si basa su quattro temi in particolare:

  • «le aspettative dei cittadini e delle aziende rispetto alla normativa UE su firma, identificazione e autenticazione elettroniche; in particolare, opinioni circa l’utilità, in generale, della firma e dell’identificazione elettroniche ed esigenze collegate a settori economici specifici, i benefici socio-economici, i campi di applicazione, eventuali ulteriori servizi che rafforzino la fiducia degli utenti (ad es. l’orodatazione), l’utilizzo di tecnologia mobile e il riconoscimento legale del consenso elettronico che avviene quando si clicca sul pulsante “Accetto”»;
  • «l’opinione del settore TIC sull’impostazione da dare alla firma elettronica per poter meglio rispondere alle prossime sfide generate dal progresso tecnologico. Le parti interessate sono pregate di esprimere le proprie opinioni su impedimenti esistenti, requisiti di sicurezza, eventuale gradazione dei livelli di sicurezza e aspettative riguardo la standardizzazione»;
  • «l’insieme di principi condivisi che dovrebbero guidare il reciproco riconoscimento dell’identificazione e dell’autenticazione elettroniche in Europa, nonché le considerazioni relative alle economie di scala che si otterrebbero consentendo l’introduzione di sistemi nazionali di identificazione elettronica, a beneficio degli utenti in tutta l’UE e di utilizzazioni intersettoriali nei settori pubblico e privato»;
  • «il potenziale contributo della ricerca e dell’innovazione allo sviluppo di nuovi sistemi di identificazione elettronica e di autenticazione della firma elettronica, quali ad esempio le alternative all’infrastruttura a chiave pubblica (Public Key Infrastructure, PKI) attualmente in uso per una facile gestione delle firme elettroniche e delle carte d’identità elettroniche».

Le opinioni raccolte a livello comunitario saranno vagliate dalla Commissione Europea nel momento in cui si andrà a valutare la revisione della direttiva sulla firma elettronica ed in prospettiva di una iniziativa specifica sul riconoscimento reciproco dell’identificazione e dell’autenticazione elettroniche.

La consultazione è disponibile sul sito ufficiale della Commissione Europea ed è aperta fino al 15 aprile 2011.

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