Cresce l'e-commerce, +10% fino al 2015

Le statistiche sull'e-commerce sono positive, e indicano un settore in crescita in Europa e negli Stati Uniti. La maglia nera a Italia e Spagna
Le statistiche sull'e-commerce sono positive, e indicano un settore in crescita in Europa e negli Stati Uniti. La maglia nera a Italia e Spagna

Nonostante la crisi economica che ha colpito l’intero globo negli ultimi mesi, c’è fiducia nei confronti del mercato tecnologico. Secondo quanto evidenziato da Forrester Research la vendita nel settore dell’e-commerce aumenterà del 10% negli Stati Uniti fino al 2015. E questo soprattutto grazie al fatto che la gente passerà più tempo online.

Nel rapporto è indicato come le vendite siano cresciute del 12.6% nel 2010, ovvero 176 miliardi di dollari. Ma questa cifra crescerà fino a 279 miliardi nel 2015, secondo quanto pubblicato da Sucharita Mulpuru: un risultato positivo che ha superato quello del 2009, quando l’e-commerce crebbe solo dell’11%. A favore di questa crescita i soliti indizi: la ripresa economica ormai annunciata e probabilmente avviata da diverse nazioni, il numero crescente di acquirenti online e la fiducia degli stessi nel commercio elettronico.

Gli utenti, quindi, continuano a spostare le proprie spese dai negozi fisici a quelli online e l’uso di smartphone e tablet PC amplificherà, in futuro, questi modelli di mercato. Eppure le vendite online rappresentano ancora una fetta relativamente piccola del mercato globale: nel 2010 l’e-commerce ha rappresentato l’8% del totale delle vendite al dettaglio, cifra che salirà fino al 9% nel 2011 e fino all’11% del 2015.

Sia Stati Uniti che Europa devono attendersi una crescita sommariamente costantemente nei prossimi anni. In Europa, dove la crescita è stata del 18% nel biennio 2009-2010, si attende una crescita del 13% per il biennio 2010-2011: questo rallentamento, però, sembra poter essere naturale e dovuta alla maturazione del mercato ed alla sua parziale saturazione. Infine, è interessante ricordare come circa il 70% della popolazione di Gran Bretagna, Paesi Bassi e Svezia acquisti online, rappresentando con queste percentuali i vertici assoluti del comparto in Europa.

La maglia nera, purtroppo, spetta proprio agli italiani che, in compagnia della Spagna, raggiungono un risicato 34%. Una situazione di evidente difficoltà per un verso, ma una enorme potenzialità ancora da esprimere: maggior cultura informatica, maggior confidenza con i sistemi di pagamento, maggior diffusione della banda larga e maggiore offerta potrebbero cambiare radicalmente la situazione offrendo al mercato nazionale una opportunità di grande impatto.

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