Le ultime volontà anche su Facebook

Come dare l'ultimo saluto su Facebook se non ci siamo più? IfIDie è un'applicazione che potrebbe risolvere un problema molto sentito sui social network: la gestione personale della nostra memoria virtuale.
Come dare l'ultimo saluto su Facebook se non ci siamo più? IfIDie è un'applicazione che potrebbe risolvere un problema molto sentito sui social network: la gestione personale della nostra memoria virtuale.

L’ultimo saluto su Facebook. Da tempo si discute attorno alla gestione dei nostri profili post-mortem, perché ormai sui social network abbiamo messo parti corpose della nostra vita, rinchiuse in un recinto visibile pubblico ma di cui solo noi abbiamo le chiavi. Ora c’è un’applicazione per assicurarsi di dare l’ultimo saluto.

Si chiama If I Die (“se morissi”) e sembra proprio rispondere a questo caso. Big F ha sempre sentito il problema della gestione altrui dei profili, prima creando un form per la segnalazione della scomparsa di un utente, ma anche pensando a come contrastare il fenomeno inquietante dei suicidi annunciati.

Sul Web non mancano neppure siti che permettono di creare dei memoriali sulla base dei contenuti social di chi non c’è più, come 1000memories, qui però ci si riferisce ad un’altra esigenza.

“If I Die” affronta la questione dal punto di vista individuale e in modo lungimirante, accordando all’utente la possibilità – non concessa da Facebook di default – di pensare quando si è ancora in vita all’ultimo messaggio nella propria pagina, prima della sua chiusura.

Il funzionamento (come spiega l’ironico video qui sotto) prevede che si registri un messaggio video o testuale, poi si nominano tre amministratori che saranno chiamati a confermare la morte, a quel punto il messaggio apparirà nella pagina del profilo per tutti gli amici.

Di fatto, è un caso di testamento 2.0. L’applicazione, infatti, potrebbe essere utilizzata per essere certi che vengano rispettate le proprie volontà, per dire un segreto che si è tenuto per tutta la vita, per esprimere un ultimo messaggio nella piazza virtuale più grande del mondo.

La blogosfera, pur apprezzandone il funzionamento, pare lo consideri troppo cinico, tanto che per il momento sono poco meno di duecento gli iscritti. Ma forse è la solita vecchia questione del “preferisco non pensarci”.

In Italia è arrivata oggi la notizia che l’associazione Luca Coscioni ha realizzato un’applicazione che permette un biotestamento per Facebook. Argomento simile, anche se non identico, a quello delle ultime volontà, che dimostra come la questione sia davvero attuale

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