Sony sotto la minaccia del terzo attacco

Uno scambio di battute su un canale IRC avrebbe fatto trapelare la possibilità di un terzo attacco contro Sony durante il weekend.
Uno scambio di battute su un canale IRC avrebbe fatto trapelare la possibilità di un terzo attacco contro Sony durante il weekend.

Non c’è due senza tre: PlayStation Network e Qriocity prima, Sony Online Entertainment poi, sito Web Sony ora. La minaccia su Sony pende infatti da alcune ore, da quando è trapelata una discussione intercettata su IRC e sulla quale si minaccia il gruppo di un ulteriore attacco durante il weekend.

La notizia è stata segnalata a CNet da parte di un osservatore anonimo che avrebbe assistito ad uno scambio di battute tra i cracker che hanno avuto accesso ai server Sony. Questi ultimi non solo avrebbero confermato di essere in possesso dei dati trafugati, ma hanno spiegato altresì di avere ancora oggi la possibilità di accedere ad alcuni dei server del gruppo giapponese. Quindi la minaccia: entro i prossimi giorni si assisterà ad un nuovo attacco ed in questo caso la vittima sacrificale potrebbe essere il sito ufficiale Sony: uno sfregio che andrebbe ad aggiungersi a quanto già posto in essere dopo l’intrusione del 17/19 aprile ed il conseguente affondamento del PlayStation Network e degli altri servizi.

Tali informazioni non sono al momento verificabili, ma sono sicuramente sufficienti per fare alzare nuovamente l’allarme attorno a Sony. Nelle ore in cui il gruppo tenta di tranquillizzare gli utenti garantendo massima assistenza e massimo impegno per migliorare le condizioni di sicurezza dei propri sistemi, infatti, l’allarme per un ipotetico terzo attacco riporta nel panico una community che in queste ore vive tanto il timore di possibili ricadute sulla sicurezza personale quanto il desiderio di veder riavviato il network per il gaming online su PS3.

Dopo il botta e risposta tra Sony e gli Anonymous dei giorni scorsi, però, nessun dettaglio viene aggiunto alla diatriba: Sony ha lasciato in sospeso il discorso iniziato con la scoperta del file “Anonymous” contenente il criptico “We are Legion” e gli Anonymous si sono limitati ad una ambigua presa di distanze che non soddisfa però completamente quanti ipotizzano un coinvolgimento del gruppo di protesta.

Le indagini sono in corso, il PSN sta per essere riavviato, ma sopra tutto ciò pende la spada di Damocle del terzo attacco. Sarà un weekend all’insegna della tensione, sotto molti punti di vista.

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