Da Chrome ai Chromebook

2008, Google lancia Chrome. 2011, Google lancia i Chromebook. In tre anni Google ha dato il via ad una nuova rivoluzione.
2008, Google lancia Chrome. 2011, Google lancia i Chromebook. In tre anni Google ha dato il via ad una nuova rivoluzione.

Iniziò tutto così: correva l’anno 2008.

Chrome OS

La sensazione era netta: con il lancio di Chrome, Google non stava cercando un modo per farsi largo nel mondo dei browser. O almeno, quello non era il fine ultimo, ma soltanto un mezzo. Google, in realtà, stava cercando di plasmare una realtà nuova, un nuovo modo di pensare il computing.

Mancavano ancora molti tasselli, ma in 3 anni di paziente lavoro il quadro ha assunto linee compiute: il cloud computing si è affermato come nuova grande realtà, Chrome è un marchio conosciuto universalmente ed è il browser che vive il miglior momento, Google ha l’esperienza e le capacità necessarie per lo sviluppo di un sistema operativo, il marketplace cresce a ritmi forsennati ed il Chrome Web Store è pronto al grande passo. I Chromebook sono l’ultimo dettaglio, quello più importante per scatenare la rivoluzione.

Iniziava tutto da lì, dalla ferma convinzione di Google per cui, per giungere ad una nuova dimensione, occorreva cambiare le regole del mercato e sovvertire la filosofia Microsoft. Chrome OS attacca uno ad uno gli elementi caratteristici dell’esercito nemico: se Windows è criticato per i tempi di boot troppo lunghi, Chrome li annulla; se Windows è criticato per la sicurezza, Chrome si propone come una garanzia; se Windows impone costi elevati all’ingresso, Chrome li abbatte.

Al sistema operativo si sostituisce un nuovo sistema molto più leggero, ai software si sostituiscono le applicazioni, alla capacità dell’hardware si sostituiscono le qualità del cloud computing. Non c’è hard disk di sovrumana capienza perché c’è lo storage remoto; non c’è un chip di ultima generazione ma c’è l’obiettivo di portare l’elaborazione remota al servizio del client. Tutto dipende dalla connettività, elemento basilare in questo quadro: la connessione è l’anima vera del Chromebook poiché tutto è online, tutto è remoto, tutto è sincronizzato.

I Chromebook sono ai primissimi passi, ma è chiaro fin da subito il fatto che il percorso delineato da quella vignetta del 2008 è oggi compiuto: Google ha completato la propria magia, ha trasformato la filosofia Windows nella filosofia Chrome ed oggi inizia a proporre la nuova idea al mercato. Comunque vada, sarà un cambiamento di portata epocale.

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