Richard Stallman: gli eBook un pericolo per la privacy

Il mercato degli eBook è più vivo che mai, a conferma dell’enorme interesse che i libri in formato digitale suscitano nell’utenza mondiale. Non tutto ciò che luccica è però oro e dietro le innocue apparenze potrebbe celarsi un grave pericolo per i lettori: il monito giunge direttamente da Richard Stallman, il quale lancia un appello per far sì che la distribuzione di libri elettronici non possa rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Secondo il guru fondatore della Free Software Foundation, infatti, l’attuale modello economico che governa il commercio degli eBook potrebbe presto trasformarsi in un boomerang per gli utenti, costretti a rifarsi ad aziende il cui scopo ultimo è il business e non l’interesse dei propri clienti. L’utilizzo del formato digitale fornisce di fatto alle società pieno potere di controllo sui prodotti venduti, potendo imporre proprie regole per la loro distribuzione ed eventualmente sottrarli agli acquirenti in qualunque momento, come accaduto in alcune occasioni.

Il passaggio dalla carta ai bit ha dunque provocato un crollo della libertà degli utenti, i quali non possono più godere degli stessi diritti dei quali ci si può avvalere acquistando un titolo in libreria: in primo luogo, chiosa Richard Stallman, per comprare un eBook è necessario identificarsi tramite registrazione o comunque fornire i dati di una carta di credito o un account per i pagamenti online, perdendo l’anonimato che invece caratterizza l’acquisto offline; in secondo luogo, poi, l’edizione digitale non permette di possedere fisicamente il libro acquistato, così come non è possibile distribuirlo ad altre persone allo stesso modo in cui è possibile con la versione cartacea a causa di ferree regole imposte dagli editori.

Un ulteriore punto a sfavore dell’adozione degli eBook è fortemente legato alla tecnologia di base con cui sono realizzati, la quale in numerose occasioni costringe gli utenti a ricorrere a soluzioni proprietarie per usufruire di un bene regolarmente acquistato. Per leggere un libro cartaceo, continua il guru del free software, è sufficiente saper leggere, senza la necessità di utilizzare alcun altro strumento fornito da terzi.

La posizione di Stallman, tuttavia, non è contraria alla trasformazione dei libri su carta nelle rispettive controparti elettroniche: l’intera vicenda ruota infatti intorno alle politiche eccessivamente restrittive imposte da coloro che operano nel mercato, i quali in numerose occasioni costringono gli utenti a compiere pericolosi passi indietro in termini di libertà per stare al passo con il progresso tecnologico. Secondo Stallman, dunque, è necessario ribellarsi a tali modelli, cercando di imporre una soluzione nella quale l’utente possa giovare a 360° delle innovazioni tecnologiche senza dover rinunciare ai propri diritti: l’unica trasformazione ammissibile, dunque, è quella dall’inchiostro ai bit.

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