La guerra dei pulsanti social

Un report condotto da un gruppo di SEO mostra come Facebook sia in cima alle preferenze degli utenti nei pulsanti social, con Twitter e Google+ in rimonta.
Un report condotto da un gruppo di SEO mostra come Facebook sia in cima alle preferenze degli utenti nei pulsanti social, con Twitter e Google+ in rimonta.

Quella dei link e dei pulsanti in chiave social è stata una vera e propria invasione: il numero di siti web contenenti riferimenti ad un qualche social network è infatti cresciuto in maniera vertiginosa, con un trend che continua ad essere positivo per i principali nomi del settore. Ad evidenziarlo è un report pubblicato da BrightEdge, nel quale è possibile mettere a confronto Facebook, Twitter e Google+ negli ultimi mesi.

Secondo i dati resi noti dalla società di SEO, circa la metà dei 10.000 siti web più importanti della Rete possiede nella propria homepage un link verso la rispettiva pagina Facebook: la percentuale per il mese di luglio è infatti del 47,4%, in crescita di 0,2 punti rispetto ai 30 giorni precedenti. Al secondo posto della graduatoria si piazza Twitter con il 41,8% (+0,4% rispetto al mese di giugno), con YouTube che si aggiudica la medaglia di bronzo con un 16,75% (il che rappresenta un calo rispetto al 16,77% del mese precedente).

Lo stesso ritmo non sembra invece essere sostenuto dai pulsanti forniti dai vari social network, i quali fanno registrare numeri sensibilmente inferiori. A fare la voce grossa è anche in questo caso Facebook, che grazie al celebre “Mi Piace” si aggiudica le prime due piazze del podio: il classico pulsante è presente infatti nel 10,8% dei siti web analizzati, mentre il box fornito dal servizio di Palo Alto nel 6,1%. Alle spalle di Facebook si piazza questa volta Google con il suo “+1”, che conquista un punto percentuale rispetto al mese precedente e sale al 4,5%, ovvero più del doppio rispetto a Twitter (2,1%).

Sebbene i numeri parlino di un web profondamente impregnato di un’essenza social, allo stesso tempo è possibile notare come i margini di crescita siano ancora piuttosto ampi: il 51% dei siti web analizzati non presenta infatti alcun link verso social network o portali di tale stampo, risultando di fatto un possibile terreno di conquista per nomi quali Facebook, Twitter o Google+. Quest’ultimo fornisce poi importanti dati sulla propria crescita, che prosegue a ritmi serrati nonostante sia ancora in versione sperimentale e l’accesso sia subordinato alla ricezione di un invito. I prossimi anni si prospettano dunque piuttosto interessanti per il lato sociale del web, con tre colossi pronti a sfidarsi per la conquista della più ampia fetta di mercato.

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