Apple, battaglia in Cina a colpi di logo

La questione cinese si fa di giorno in giorno più dura per i legali di Cupertino: tra Apple Store clonati, prodotti contraffatti e accuse di inquinamento deliberato dell’ambiente, la Mela non ha proprio pace in oriente. Fra tutti questi problemi, si aggiunge oggi il supposto plagio di un’industria alimentare, colpevole di essersi troppo avvicinata al famoso logo di Apple.

Non è la prima volta che Cupertino si lancia in battaglie in tribunale per la protezione del proprio brand, a volte anche immotivatamente, basti pensare a come qualche tempo fa avesse instaurato una fitta polemica con un’altra mela, nientemeno che la città di New York.

L’azienda in questione si chiama Fangguo Food Co. LTD, e si occupa della distribuzione di alimentari nella zona di Sichuan. Il logo appare come un mash-up tra quello del noto produttore LG e quello di Apple, con tanto di fogliolina e morso stilizzato, seppur dal lato opposto rispetto a quello ufficiale di Cupertino. Zhao Yi, CEO della Fangguo, ha tuttavia voluto allontanare dalla propria società tutte le accuse di plagio:

“C’è una foglia così si riconosce sia una mela, ma contiene anche due caratteri cinesi. L’orientamento è differente e il nostro ha una forma totalmente diversa. Quando ho creato la Fangguo, non avevo mai sentito parlare di Apple”.

L’ipotesi che Zhao Yi non avesse mai sentito parlare di Apple appare decisamente improbabile, mentre risulta più lecito l’utilizzo di una mela per un’azienda che, effettivamente, distribuisce vegetali e alimentari. Una certa malizia, tuttavia, continua a persistere nonostante le rassicurazioni perché, foglia e morso a parte, la somiglianza con l’icona di LG è ben evidente, quasi in modo imbarazzante. Con tutta probabilità, si è cercato di prendere elementi dai due produttori informatici per attirare la curiosità del pubblico, giocando con una grafica che si fissasse nella memoria grazie ai suoi rimandi.

I legali di Cupertino lo scorso 19 giugno hanno inviato un’ingiunzione alla Fangguo, chiedendo di rispondere alla violazione della proprietà intellettuale sul logo entro il 6 agosto. Nel frattempo, tuttavia, il produttore orientale è riuscito a far estere il trademark sul proprio simbolo fino al 2017. La vicenda, con tutta probabilità, sarà destinata a discutersi nelle aule di tribunale, e chissà che anche LG non salga sul carro della battaglia legale.

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