Google Music sbarca su iPhone e iPad

Google ha rilasciato su iOS una web-app di Google Music che consente ai possessori di iPhone e iPad di ascoltare la musica via cloud. Somiglia a iPod.
Google ha rilasciato su iOS una web-app di Google Music che consente ai possessori di iPhone e iPad di ascoltare la musica via cloud. Somiglia a iPod.

Google Music è arrivato in versione beta anche su iPhone e iPad con una web-app diffusa nelle scorse ore dal gruppo di Mountain View. Chiara l’intenzione da parte di Google di dare una grande visibilità al proprio servizio musicale cloud, proprio sui dispositivi del maggiore competitor, così da fronteggiare in anticipo l’imminente iCloud di Apple.

La web-app di Google Music è sviluppata in HTML5 e richiede, per utilizzarne le funzionalità, un login con i propri dati Google e un quantitativo minimo di storage pari a 25 MB. Seppur non si tratti di un’applicazione nativa e sia accessibile esclusivamente tramite Web, il software sembra avere lo stesso look dell’iPod di Apple e pertanto l’utente si ritroverà in mano qualcosa con cui ha già confidenza.

Tante le funzioni, tra le quali la possibilità di organizzare la propria musica suddividendola tra artisti, album, canzoni, genere e playlist, e una funzione di ricerca che consente all’utente di trovare un qualunque brano musicale presente nell’archivio online. Non mancano i tipici tasti per il controllo e la barra di avanzamento, nonché la possibilità di continuare ad ascoltare la musica anche chiudendo Safari. Essendo una web-app, è possibile aggiungerla alla schermata principale del dispositivo iOS per renderne l’accesso più semplice e veloce.

L’unico limite di Google Music per iPhone e iPad è l’incapacità di ascoltare i propri brani musicali se non si ha una connessione ad Internet, ma dall’altro canto essendo un servizio cloud consente l’archivio della musica senza andare ad occupare lo storage del dispositivo. Apple si ritrova così su iOS un grosso rivale da fronteggiare in vista di iCloud: Google Music è però ancora oggi per un numero ristretto di utenti ed il gruppo ha spiegato come ancora sia presto per pensare ad un’app nativa per iOS.

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