Brevetti: negato ad Apple il trademark sul multitouch

Negata ad Apple la registrazione del marchio "multitouch", troppo comune per poter contraddistinguere i dispositivi della mela morsicata
Negata ad Apple la registrazione del marchio "multitouch", troppo comune per poter contraddistinguere i dispositivi della mela morsicata

In concomitanza con la presentazione del primo modello di iPhone, il 9 gennaio 2007 Apple depositò presso l’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti (United States Patent and Trademark Office) la documentazione per la registrazione del trademark relativo al termine multitouch, in modo da assicurarsene la paternità e utilizzarla in eventuali cause legali nei confronti della concorrenza. La Trademark Trial and Appeal Board si è ora definitivamente pronunciata sulla questione, respingendo la richiesta dell’azienda.

In definitiva, il marchio non appartiene alla società di Cupertino, e potrà continuare ad essere sfruttato da tutti i produttori che vorranno commercializzare dispositivi il cui display supporta il riconoscimento dei comandi impartiti da più dita contemporaneamente. Non è dunque bastata una prima domanda per la registrazione da parte di Apple, così come non ha portato all’esito sperato neppure l’appello depositato in seguiti alla prima sentenza.

Il fatto che l’iPhone abbia a tutti gli effetti introdotto la tecnologia alle masse non è quindi sufficiente per ritenere il termine distintivo per i device della mela morsicata. Inoltre, pare che Apple non sia stata nemmeno la prima azienda a definire in questo modo il funzionamento dei display, come dimostra un intervento del ricercatore Jeff Han datato 2005 (in streaming di seguito), nel quale la parola “multitouch” viene utilizzata di frequente proprio per descrivere la capacità di una superficie di riconoscere l’interazione dell’utente su più punti.

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