Rhapsody mette le mani su Napster

Rhapsody ha annunciato l'acquisizione di Napster: l'obiettivo è quello di aggiungere nuova linfa vitale al servizio di musica digitale online.
Rhapsody ha annunciato l'acquisizione di Napster: l'obiettivo è quello di aggiungere nuova linfa vitale al servizio di musica digitale online.

A distanza di tre anni dall’acquisizione, Best Buy dice addio a Napster: secondo quanto riportato da CNET, infatti, il portale per le vendite online avrebbe siglato un accordo con Rhapsody, gruppo già attivo da diverso tempo nel settore della musica digitale, il quale ingloberà al suo interno i servizi offerti da Napster.

Nato come strumento di file sharing attraverso la Rete, Napster è stato costretto a chiudere i battenti per poi riaprire al fine di fornire un servizio legale per la distribuzione di musica in formato digitale online. Acquisito nel 2008 da Best Buy, il gruppo si prepara a vivere un nuovo passaggio di proprietà, dopo non esser riuscito a soddisfare le aspettative della società operante nel settore delle vendite online, la quale sperava con Napster di aggiungere un nuovo importante tassello al proprio mosaico, salvo poi accorgersi di aver compiuto un investimento errato.

I dettagli dell’accordo non sono al momento noti, ma a quanto pare Rhapsody avrebbe messo le mani sull’intero asset legato a Napster, mentre Best Buy potrebbe ottenere in cambio una piccola quota del nuovo acquirente. La trattativa dovrebbe concludersi entro la fine del prossimo mese di novembre, permettendo a Rhapdosy di incrementare il proprio portfolio clienti e di avere a disposizione un più ampio numero di contenuti musicali: ad oggi non esistono stime precise riguardo l’utenza Napster, la quale al momento dell’acquisizione da parte di Best Buy ammontava a circa 700 mila unità.

Dopo aver provato a ritagliarsi un posto di primo piano nel campo della musica digitale in Rete, Rhapsody potrebbe trovare in Napster quell’ingranaggio in grado di rendere l’intero meccanismo stabile e fluido, cogliendo al volo un’opportunità che potrebbe permettere alla società precedentemente posseduta in compartecipazione da RealNetworks e Viacom di sfidare da vicino i giganti del settore.

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