Nicolas Sarkozy: inasprire la lotta per la difesa del Copyright, ma l'Unione Europea lo frena

Si sa che in Francia è da tempo in atto un durissimo scontro tra le autorità e il Web intero sul tema della difesa del Copyright. Più volte lo stesso Presidente Francese Nicolas Sarkozy è intervenuto sull’argomento, proponendo e poi approvando HADOPI, la famosa e tanto contestata legge francese con la quale chiunque venga scoperto in possesso di materiale protetto da copyright ottenuto tramite canali non autorizzati come lo streaming e il P2P, può venire sanzionato.

In particolare, alla prima infrazione si riceverà un semplice avviso via email in cui si viene invitati a non ricercare più materiale protetto da Copyright. Chi venisse ulteriormente scoperto, verrà prima avvisato via raccomandata di interrompere questi atti illegittimi e successivamente, in caso di una terza infrazione, il titolare dell’abbonamento Internet da cui si è commesso il “reato” verrà mandato davanti a un giudice che deciderà il genere di condanna che normalmente va da una semplice multa sino alla disconnessione forzata da internet.

Legge che molti differiscono bavaglio e che andrebbe a limitare pesantemente la libertà della rete. Ma Nicolas Sarkozy sembra voler inasprire HADOPI e questo non stupisce vista la sua dichiarata volontà di porre delle regole al web, cosa che più di una volta ha suscitato polemiche, perplessità e preoccupazioni, tanto da meritarsi alcuni richiami persino dall’Unione Europea.

Ora, il Presidente della Francia, a margine di un convegno ad Avignone sul tema della cultura digitale ha dunque confermato la sua volontà di inasprire le sanzioni di HADOPI e di voler inasprire la lotta contro la condivisione illegale di contenuti protetti da Copyright.

Posizione questa, appoggiata e sottoscritta totalmente anche dal nostro AGCOM, presente al convengo, ma non da Neelie Kroes, commissario Ue per l’Agenda digitale. Neelie Kroes sottolinea infatti come il popolo della rete veda questi continui tentativi di proteggere il diritto d’autore solo come un modo di limitare la libertà della rete. Secondo il commissario Europeo infatti, la quadratura del cerchio si può trovare solo cambiando approccio alla radice.

Invece di ossessionarci a difendere il diritto d’autore bisognerebbe tornare a mettere al centro dell’interesse l’artista e le sue opere avvicinando il popolo della rete, fornendo loro nuovi metodi d’approccio alle opere come la possibilità di acquisti online sfruttando tecnologie come il Cloud e lo streaming a pagamento.

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