Kindle Direct Publishing: Kindle apre agli autori

Amazon annuncia Kindle Direct Publishing, il sistema che consente agli autori di portare i propri libri su Kindle con divisione 70-30 degli introiti.
Amazon annuncia Kindle Direct Publishing, il sistema che consente agli autori di portare i propri libri su Kindle con divisione 70-30 degli introiti.

«Amazon.it ha annunciato che autori ed editori di tutto il mondo potranno da oggi rendere disponibili i propri libri sul Kindle Store di Amazon.it usando il sistema Kindle Direct Publishing». Trattasi di una logica conseguenza all’apertura del mercato Kindle in Italia, poiché una volta offerto lo strumento occorre ora trovare il modo migliore per riempire il marketplace di contenuti.

Il modo migliore è quello che distribuisce i vantaggi e crea massa critica: l’idea è quella di fornire a chiunque intenda pubblicare le proprie opere un mezzo attraverso cui sfruttare il traino di Kindle per portare i propri testi sul mercato. 70% all’autore, 30% ad Amazon: «L’opzione delle royalty al 70%, che consente ad autori ed editori di conseguire maggiori guadagni sulle vendite su ogni libro venduto agli utenti Kindle degli Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Austria, Francia e Spagna, è ora disponibile anche per i libri venduti in Italia».

Autori ed editori potranno ora raggiungere molti più lettori usando Kindle Direct Publishing, rendendo disponibili i propri libri ai clienti italiani sul nuovo Kindle Store di Amazon.it. Gli autori in molti paesi hanno già raggiunto uno straordinario successo grazie a questo strumento e siamo molto felici di offrire questo programma anche agli autori e agli editori italiani.

Con queste parole Diego Piacentini, Senior Vice President International di Amazon, ha annunciato l’apertura del programma KDP anche agli autori italiani, mettendo così a disposizione l’omologo editoriale di quel che è l’App Store per le applicazioni Apple.

Una volta aperte le porte agli utenti, Amazon apre dunque le porte anche agli autori. L’incontro tra le parti su piattaforma Amazon consegnerebbe al gruppo forti introiti e, al contempo, l’opportunità di imporre la legge di Kindle sul mercato editoriale. Il che significherebbe peraltro un vitalizio di lunga durata dettato dai meccanismi di inerzia che vanno ad innescarsi su di una dinamica di questo tipo.

Per gli autori si tratta di qualcosa di completamente nuovo: nessuna intermediazione, ma la responsabilità e l’onore di proporsi direttamente sotto gli occhi degli utenti. Il Kindle store è l’anello che va ad unire domanda ed offerta, mettendo tutti allo stesso piano e di fronte alle medesime opportunità, con la possibilità di caricare i propri testi per consentire a chiunque di leggerli tanto su Kindle quanto su iPad, pc, Mac ed ogni altra piattaforma abilitata.

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