Game Center, arrivano gli avatar 3D fotografici

Apple brevetta gli avatar 3D fotografici automatici, simpatica feature che presto potrebbe sbarcare su Game Center.
Apple brevetta gli avatar 3D fotografici automatici, simpatica feature che presto potrebbe sbarcare su Game Center.

Tra i vari brevetti che Apple deposita a cadenza quotidiana, uno si è rivelato particolarmente divertente. Riguarda Game Center, il social network per i videogiocatori di iOS, e si propone di rivoluzionare in modo ironico l’interazione fra gli utenti. Tramite l’integrazione di fotocamera e un apposito software, si potranno generare degli avatar 3D fotografici automatici.

Non si tratta semplicemente di inserire la propria fotografia nel riquadro di Game Center, bensì di creare un disegno, una caricatura cartoon, del proprio viso a partire da uno scatto. La rappresentazione del brevetto, tuttavia, suggerisce una finestra simile a PhotoBooth: chissà che la feature non appaia anche su Mac.

Il brevetto, denominato “Automatic Avatar Creation” e depositato all’US Patent and Trademark office, si propone di scannerizzare il volto del giocatore tramite l’obiettivo integrato in iPad 2, iPod Touch e iPhone, per poi crearne un modello tridimensionale in stile cartoon che ricordi le fattezze dell’utente stesso.

Non si tratta, di per sé, di un’idea originale, considerato come già concorrenti come Sony, Nintendo e Microsoft offrano simili possibilità sulle loro console di gaming. A essere innovativo, tuttavia, è il metodo: fornirà un modo semplice e immediato per creare una rappresentazione di sé realistica all’interno di un ambiente virtuale, senza la necessità di essere esperti nel fotoritocco, nella creazione di modelli 3D o, semplicemente, nel barcamenarsi nelle varie opzioni solitamente disponibili per la creazione di un avatar.

E chissà che non vi sia lo zampino di Polar Rose, l’azienda recentemente acquisita da Cupertino ed esperta di riconoscimento facciale e modelli 3D realistici, sbarcata lo scorso luglio su Lion con i nuovi simpatici effetti per PhotoBooth. Non è dato ancora sapere, così come capita in caso di brevetti, se e quando l’innovazione troverà applicazione pratica su iOS.

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