IBM, nuovi prototipi per le memorie Racetrack

IBM ha presentato a Washington un nuovo prototipo di memorie Racetrack, le quali promettono di aumentare la densità di bit e le prestazioni.
IBM ha presentato a Washington un nuovo prototipo di memorie Racetrack, le quali promettono di aumentare la densità di bit e le prestazioni.

Buone notizie in arrivo per il settore delle memorie di massa: nel corso dell’International Electronic Devices Meeting di Washington, infatti, IBM ha presentato un nuovo prototipo funzionante di una memoria non volatile basata sulla tecnologia Racetrack, sulla quale è all’opera da oltre 3 anni per rivoluzionare il modo di archiviare informazioni in contesti digitali.

Tale tecnologia fa uso di impulsi inviati mediante collegamenti dell’ordine dei nanometri per immagazzinare un singolo bit: così facendo IBM sostiene di poter ottenere prestazioni superiori a quelle offerte dagli attuali supporti allo stato solido quali le SSD combinate ad un’elevatissima densità di bit. In altre parole, dunque, qualora le soluzioni basate su Racetrack dovessero divenire realtà, si andrebbe nella direzione di dispositivi di storage caratterizzati da alte capacità di archiviazione, elevate velocità in lettura e scrittura e soprattutto un ottimo livello di resistenza nel tempo.

Il nuovo prototipo mostrato dagli ingegneri di “Big Blue” è infatti in grado di scrivere un’informazione in un tempo compreso tra i 20 ed i 32 nanosecondi, contro i 3 milioni di nanosecondi necessari per un hard disk meccanico. Il tutto risulta essere ancora in fase sperimentale, con il team di ricerca all’opera sull’individuazione di nuovi strumenti utili a trasformare Racetrack in realtà, quali ad esempio nuovi materiali per la realizzazione dei collegamenti in grado di trasferire più bit contemporaneamente grazie ad una struttura multilivello.

Secondo alcune previsioni potrebbero essere necessari anni prima di vedere sul mercato soluzioni basate su tali tecnologie, le quali dovrebbero affrontare inoltre il problema dei costi di produzione, attualmente più elevati rispetto a tutte le altre tecnologie in commercio. Quanto dimostrato da IBM rappresenta tuttavia un importante esempio di come lo sviluppo proceda nella direzione di dispositivi sempre più performanti ed in grado di archiviare un gran numero di informazioni: l’asticella del livello tecnologico, insomma, continua a salire.

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