Processori a 14 nanometri già pronti nei laboratori Intel

Il chipmaker californiano prosegue nella corsa verso la miniaturizzazione dei chip. Il rivale non è più AMD, ma ARM.
Il chipmaker californiano prosegue nella corsa verso la miniaturizzazione dei chip. Il rivale non è più AMD, ma ARM.

Gli ingegneri di Intel non si fermano, nonostante il netto vantaggio rispetto alla rivale AMD. Nei laboratori del chipmaker californiano sono infatti già in funzione i processori a 14 nanometri che, secondo la roadmap prevista, dovrebbero arrivare sul mercato nel corso del 2014. Nei prossimi due anni invece Intel presenterà Ivy Bridge e Haswell.

Mentre AMD incontra notevoli difficoltà nella realizzazione dei suoi chip a 32 nanometri, con risultati non molto positivi, Intel è già pronta al lancio dei primi processori a 22 nanometri. L’azienda è riuscita a rispettare la famosa legge di Moore, progettando i transistor 3D, noti anche come transistor tri-gate, che permetteranno di incrementare le prestazioni senza incidere sui consumi.

L’architettura Ivy Bridge rappresenta la fase Tick del processo evolutivo, ovvero un die shrink di Sandy Bridge. Haswell invece sarà una nuova architettura (fase Tock) basata sulla stessa tecnologia (22 nanometri). Il die shrink a 14 nanometri di Haswell sarà Broadwell. I primi chip sono già stati realizzati, come conferma Pat Bliemer, Managing Director di Intel Northern Europe:

Dobbiamo andare avanti e dovete credermi se dico che nei nostri laboratori abbiamo la generazione successiva ai 22 nanometri. […] Non posso rivelare di più, ma i nostri ingegneri sono in grado di produrre chip a 14 nanometri.

Uno degli ostacoli maggiori verso la strada della miniaturizzazione è stato risolto brillantemente con il gate metallico 3D. I processori a 14 nanometri avranno una maggiore efficienza termica e ciò permetterà ad Intel di lottare ad armi pari con l’architettura ARM.

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