ISTAT: sempre più Web, sempre meno libri

Internet occupa una porzione sempre più ampia del tempo dei giovani italiani. Il Web è ormai una spalla che accompagna gran parte della giornata.
Internet occupa una porzione sempre più ampia del tempo dei giovani italiani. Il Web è ormai una spalla che accompagna gran parte della giornata.

Internet occupa sempre più spazio all’interno della giornata media dei giovani italiani. A rilevare il nuovo trend è l’Istat con un report finalizzato alla fotografia di come gli italiani passano il tempo distribuendo le proprie occupazioni lungo l’arco della giornata.

Secondo quanto emerge dalla ricerca, dal 2002 ad oggi è più che raddoppiato il tempo dedicato alla Rete, anche se i numeri meritano specifici distinguo dettati dal fatto che spesso e volentieri Internet non è una attività che assorbe completamente l’attenzione e, piuttosto, spesso si affianca a studio o passatempo vari. Spiega il report ISTAT: « Un discorso a parte meritano le attività del tempo libero dedicate all’uso del pc e di internet che, quando indicate come attività principali, assorbono l’8% del tempo libero degli studenti (24 minuti nel giorno medio), una quota più che raddoppiata rispetto al 2002-2003, quando essere coprivano solo il 3,2% del loro tempo libero».

Ma i numeri cambiano tono nel momento in cui si opera il distinguo tra attività online esclusiva ed attività contemporanea ad altre occupazioni: «Se, invece, si considera anche il tempo dedicato a tali attività, allorché sono svolte contemporaneamente o a supporto di altre (letture, studio, acquisti, giochi eccetera), il tempo per pc e internet assume valori molto più alti. Si passa, infatti, dal 28,7% degli studenti che nel giorno medio segnala internet come attività principale del tempo libero (con una durata generica di 24 minuti e specifica di 1 ora e 24 minuti) al 41% degli studenti considerando ogni suo possibile uso, sia come attività principale sia come contemporanea (con una durata media generica di 40 minuti e specifica di 1 ora e 38 minuti)».

Scende il tempo dedicato alla lettura, mentre la tv rimane sempre e comunque lo strumento principe per il passatempo. Il trend di crescita del Web e la progressiva fusione con la tv rischia di rendere questi dati sempre meno comprensibili, però, poiché i medium convergono e le statistiche vedono messi in discussione gli assunti su cui sono state costruite negli anni.

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