IBM 5 in 5: le tecnologie dei prossimi 5 anni

IBM pubblica la sua previsione annuale sulle innovazioni che cambieranno la nostra vita nei prossimi 5 anni.
IBM pubblica la sua previsione annuale sulle innovazioni che cambieranno la nostra vita nei prossimi 5 anni.

Ogni anno IBM pubblica una previsione sulle innovazioni che dovrebbero cambiare la nostra vita nei prossimi cinque anni. Lo studio, denominato IBM 5 in 5, è basato sull’analisi del mercato attuale e sulle ricerche in corso nei laboratori dell’azienda statunitense. È interessante anche verificare quali previsioni del passato sono diventate realtà.

Le cinque previsioni di quest’anno che, secondo IBM si avvereranno entro il 2017, sono le seguenti:

  1. L’energia elettrica sarà auto prodotta;
  2. Non si utilizzeranno più le password;
  3. La lettura del pensiero non sarà più fantascienza;
  4. Il digital divide cesserà di esistere;
  5. L’email spazzatura diventerà email prioritaria.

L’energia elettrica sarà auto prodotta
Secondo la visione di IBM, ogni cosa che si muove è in grado di generare energia, dalle scarpe da corsa alle onde dell’oceano, ma è il nostro corpo che è destinato a diventare una macchina generatrice di energia. Basterà fare una normale passeggiata per alimentare un’antenna inserita nelle scarpe che ricarica lo smartphone. Anche il calore di un computer o l’acqua che scorre nei tubi possono essere utilizzati per generare corrente. Le fonti rinnovabili saranno impiegate per generare l’energia necessaria alle proprie esigenze.

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Non si utilizzeranno più le password
Finalmente diremo addio alle password, non dovremo più ricordare complesse sequenze di lettere e numeri. IBM crede che nei prossimi cinque anni l’identificazione avverrà mediante il riconoscimento vocale, la scansione della retina o attraverso altri dati biometrici. Kinect, ad esempio, potrà essere utilizzato per accedere al conto bancario con la propria voce.

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La lettura del pensiero non sarà più fantascienza
Un settore in cui la ricerca continua da molti anni è quello della bioinformatica. Analizzando l’attività elettrica del cervello umano, gli scienziati sono riusciti ad eseguire alcune semplici operazioni senza utilizzare le mani. Indossando speciali cuffie dotate di elettrodi, gli utenti del futuro potranno comandare con il pensiero il proprio smartphone, accendere la luce in una stanza, riprodurre un film o giocare senza mouse e tastiera. I dottori potranno impiegare questa tecnologia nelle sedute di riabilitazione o per comprendere meglio alcuni disturbi del cervello come l’autismo.

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Il digital divide cesserà di esistere
In molti paesi, Italia inclusa, non esiste una copertura completa delle reti a banda larga. Ci sono molte persone che non hanno accesso ad Internet. Secondo IBM, la soluzione definitiva a questo problema si avrà grazie alla diffusione delle tecnologie mobile e dei cellulari. Tutto passerà attraverso uno smartphone: prenotare un tavolo al ristorante o una visita medica, controllare il conto in banca ed effettuare i pagamenti, o compiere attività di svago, come ascoltare musica e guardare un video. Ma ciò sarà possibile solo se le reti mobile saranno più estese e ottimizzate. In alternativa si potrebbe sfruttare la tecnologia peer-to-peer per condividere la larghezza di banda disponibile con altri utenti.

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L’email spazzatura diventerà email prioritaria
L’ultima previsione di IBM riguarda la cosiddetta email spazzatura, ovvero tutti quei messaggi indesiderati che riempiono la casella di posta. In futuro, lo spam potrà diventare utile se verranno implementati filtri più avanzati di quelli attuali con i quali estrarre dalle email pubblicitarie solo le informazioni più rilevanti e personalizzate per ogni utente.

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Tra le previsioni del passato molte sono diventate realtà, basta pensare alla telemedicina, grazie alla quale i dottori possono controllare i pazienti a distanza, oppure alla nanotecnologia, ormai diffusa in ogni campo, dalla biologia all’elettronica. Probabilmente la previsione più azzeccata è stata quella relativa all’utilizzo dei comandi vocali per effettuare ricerche su Internet. Siri di Apple è l’esempio più evidente di “web che risponde alle domande dell’utente”. Tra le previsioni sbagliate c’è Internet in 3D, pensato cinque anni fa sulla scia del successo di Second Life, ma oggi la Rete è ancora in due dimensioni.

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