Microsoft Italia, 6.5 milioni per il sociale

Microsoft aumenta ulteriormente il proprio impegno nel sociale: la filiale italiana dell'azienda investirà 6,5 milioni di dollari donando software.
Microsoft aumenta ulteriormente il proprio impegno nel sociale: la filiale italiana dell'azienda investirà 6,5 milioni di dollari donando software.

Da lungo tempo impegnata in progetti pro-bono, Microsoft annuncia importanti novità che riguardano anche il nostro paese: la filiale italiana del colosso di Redmond ha infatti intenzione di ampliare ulteriormente il proprio supporto in favore di associazioni ed enti benefici.

Per raggiungere l’obiettivo Microsoft ha introdotto il programma per la Responsabilità sociale e l’Innovazione, indicato con il termine Citizenship. L’investimento nella ricerca e nello sviluppo, il coinvolgimento degli stakeholder e dei partner nei suoi progetti e la collaborazione con istituzioni e organizzazioni no profit sono un esempio di come Microsoft operi responsabilmente, sia su scala locale che globale.

L’azienda guidata da Steve Ballmer, per mezzo della propria divisione italiana, contribuirà dunque in maniera più concreta rispetto al passato, raddoppiando il proprio impegno. Da un lato Hewlett-Packard fornirà computer ed altri componenti hardware, dall’altro invece Microsoft metterà a disposizione i propri software in maniera del tutto gratuita per consentire ai più giovani di collegarsi ad un modo per essi ancora fortemente inesplorato quale quello del web ed offrire loro nuove opportunità di crescita.

Haiti, del resto, rappresenta soltanto un primo esempio del nuovo impegno di Microsoft Italia nel sociale, il quale ha avuto inizio con l’ingresso sulla scena di Roberta Rocco, la quale dallo scorso mese di ottobre occupa la posizione di direttore Corporate Social Responsability e National Development. Ed è proprio dal reparto CSR che parte la nuova iniziativa all’insegna della solidarietà, contribuendo il più possibile allo sviluppo tecnologico a livello globale grazie alle enormi risorse nelle mani di Microsoft, che nel corso del 2012 arriverà a distribuire software per un valore complessivo di circa 6,5 milioni di dollari, ovvero più del doppio rispetto ai 3 milioni donati dalla filiale italiana nel 2011.

Avvalendosi dell’aiuto di società non profit, Microsoft individuerà dunque eventuali nuovi progetti nei quali tuffarsi per contribuire allo sviluppo informatico, mettendo a disposizione risorse altrimenti non accessibili. In tal senso, il cloud computing giocherà un ruolo fondamentale, permettendo ad intere popolazioni, associazioni di volontariato e chiunque sia attivo nel campo della solidarietà di avere a disposizione strumenti di alto livello. La nuvola, insomma, sarà il ponte che collegherà i più bisognosi alla tecnologia, per «dimostrarne l’utilità» al di fuori dei contesti ove ha da tempo preso piede.

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