Greenpeace: Google è sempre più verde

Greenpeace premia Google per l'attenzione rivolta alle capacità della tecnologia nel dare il via ad una rivoluzione energetica.
Greenpeace premia Google per l'attenzione rivolta alle capacità della tecnologia nel dare il via ad una rivoluzione energetica.

Google si aggiudica la palma di miglior azienda al mondo in termini di politiche per la salvaguardia del clima. Il premio è stato attribuito da Greenpeace tramite la quinta versione della classifica “Cool IT“, «il ranking “energetico” del settore delle tecnologie informatiche». L’attenzione è rivolta in modo particolare alle modalità di alimentazione dei server e dei data center, poiché tali consumi implicano un alto impatto sull’ambiente quando non strutturati secondo precise politiche e tramite una vera propensione alle soluzioni rinnovabili disponibili.

Questa nuova versione dello studio di Greenpeace classifica ventuno aziende del settore IT secondo tre distinti parametri: politiche di approvvigionamento energetico e di efficienza, disponibilità ad assumere impegni e sviluppare soluzioni per ridurre l’impronta energetica, impegno nella promozione delle fonti pulite. Google ha ottenuto la miglior performance soprattutto in virtù del suo sostegno a politiche di salvaguardia del clima sia negli Stati Uniti (per l’energia pulita) che in Europa (per l’innalzamento dei target sulla riduzione dei gas serra dal 20% al 30% al 2020).

La classifica vede Google svettare con 53 punti base contro i 49 di Cisco ed i 48 degli inseguitori ex-equo Ericsson e Fujitsu. NEC, Telefonica e TCS chiudono invece il gruppo, bocciati da Greenpeace per le scarse performance nello sviluppo di soluzioni a basso impatto ambientale; Oracle merita invece la maglia nera per non aver neppure saputo comunicare in modo trasparente le proprie politiche di approvvigionamento energetico, aspetto sul quale il ranking Cool IT punta con particolare attenzione. Apple e Facebook non sono inclusi nella classifica per motivi vari, ma quest’ultima rientrerà nel computo a partire dalla prossima tornata.

Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia, spiega su quali matrici si formi l’iniziativa e quali finalità persegua: «I colossi delle nuove tecnologie hanno le potenzialità per cambiare i modi di produzione e utilizzo dell’energia. La nostra ricerca premia Google per la coerenza dei suoi investimenti con le linee di sviluppo sostenibile che l’azienda rivendica: stanno investendo davvero in energie rinnovabili. L’industria IT deve usare il suo potenziale d’innovazione e il suo know-how tecnologico per dare avvio a una vera rivoluzione energetica. Ad oggi registriamo un gran parlare di questioni energetiche da parte di molte compagnie dell’IT, ma alle parole spesso corrispondono pochi fatti»

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